Vittoria, 4 dicembre 2014 – I consiglieri comunali Santo Cirica e Franco Caruso, in occasione della riunione della commissione Bilancio, tenutasi ieri pomeriggio, hanno “avuto modo di ascoltare in audizione il direttore della Fiera Emaia di Vittoria, Paolo Sbezzo, alla luce della grave situazione finanziaria che riguarda da vicino l’azienda municipalizzata”. Cirica e Caruso hanno avanzato una serie di proposte, indicando la “strada da seguire per la salvaguardia dei dipendenti e dello stesso ente fiera”. Cinque i punti che sono stati dettati dai due consiglieri e che potrebbero aiutare l’Emaia a riprendersi. “In prima analisi – sottolineano i due consiglieri Cirica e Caruso – è indispensabile la chiusura dei rapporti di collaborazione co.co.co. e del direttore in scadenza al 31 dicembre prossimo. Indispensabile, altresì, l’azzeramento del cda con conseguente nomina di un commissario straordinario, meglio se si trattasse di un dirigente del Comune chiamato a reggere le sorti dell’azienda. Ciò significherebbe un risparmio di duecentomila euro all’anno. Abbiamo anche lanciato la proposta di ridurre le manifestazioni fieristiche che, secondo noi, devono essere settoriali e non una sorta di prolungamento del mercato del sabato. Abbiamo, altresì, sollecitato la modifica dello statuto dell’Emaia per permettere all’azienda municipalizzata di svolgere altre attività, in primo luogo quella che concerne la formazione aziendale. Questo per consentire il risanamento dell’ente Fiera. Una volta compiuto questo percorso, occorrerebbe lavorare per coinvolgere e fare acquisire quote di partecipazione sia alla Camera di Commercio di Ragusa che alla Regione Sicilia”. Vale la pena rilevare che all’invito della commissione non ha risposto la parte politica rappresentata dal presidente Giovanni Denaro e dall’assessore Giovanni Caruano. “Quest’ultimo, in Consiglio comunale – proseguono Cirica e Caruso – ha ritirato l’atto. Però, non ha ritenuto opportuno partecipare alla riunione dell’organismo per spiegare a tutte le forze politiche presenti le ragioni dell’adozione di questo provvedimento. Ancora una volta, diventa difficile interloquire con l’Amministrazione comunale”.