Donnalucata. 12.11.2024
I militari della stazione di Donnalucata, durante il servizio espletato al fine di prevenire reati sul territorio, nella serata di venerdì, hanno tratto in arresto un ventitreenne ragusano, ma di fatto domiciliato nel comune di Scicli, per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Il giovane stava rincasando con un atteggiamento particolarmente guardingo w talmente preso a guardarsi intorno, fino a lasciare gli sportelli della sua autovettura aperti. Motivo per cui, transitando in quell’area, i militari si sono insospettiti ed hanno ritenuto opportuno procedere ad un approfondito controllo.
Alla vista della pattuglia ed a seguito della richiesta di documenti da parte degli operatori, il giovane dopo aver prelevato un oggetto contundente dalla sua autovettura, ha reagito cercando di scappare. Soltanto grazie alla pronta reazione dei militari, è stato raggiunto e bloccato. La risposta di questo si è concretizzata con una violenta aggressione, poiché ha iniziato a colpire i militari con calci e pugni. La colluttazione è durata diversi minuti, sino a quando i due carabinieri, che hanno riportato lesioni alla mano e alla spalla giudicate guaribili in 20 e 7 giorni, sono stati costretti ad ammanettarlo per limitare la sua ingiustificata reazione.
Una volta posto un freno alla violenza, è giunto sul posto l’equipaggio dell’aliquota radiomobile che ha fornito il dovuto supporto ai colleghi per l’effettuazione della necessaria perquisizione nei confronti del ragazzo. Pertanto, a seguito dell’attività di polizia giudiziaria espletata, è stata rinvenuta in una tasca dei pantaloni, una fionda sportiva professionale, mentre all’interno della sua abitazione una quantità di 80 grammi di hashish. Durante l’esecuzione delle formalità di rito, il giovane si è tranquillizzato, avendo preso cognizione dell’insano gesto commesso ai danni dei due carabinieri intervenuti, quindi non è stato necessario disporre ulteriori misure di contenimento nei suoi confronti, necessarie eventualmente anche per garantire la sua incolumità. Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, il giovane è stato tratto in arresto per aver violato la normativa sugli stupefacenti, visto il cospicuo quantitativo di hashish in suo possesso, e per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Alle prime luci dell’alba è stato condotto presso il suo domicilio per dare seguito alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. La capacità di sapersi calare in un certo contesto sociale e la cognizione della necessità di dover modellare i propri interventi a seconda delle singole fattispecie, hanno fatto sì che gli operanti agissero con i criteri del caso, rispettando a pieno quanto previsto dalle tecniche di intervento operativo.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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