22 Novembre 2024

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Donne e sicurezza: domani sera Anmil Ragusa a confronto per esamina dati infortuni in rosa ultimi anni

Il presidente Agnello: “nella sanità numeri sintomatici”

RAGUSA – “La sicurezza, al femminile nei luoghi di lavoro. Il colore della vita è dentro di noi”. E’ il tema del convegno, in programma domani, sabato 7 marzo, in occasione delle celebrazioni per la giornata delle donne, che si terrà a “Valle di Era”, a partire dalle 20, e che è stato promosso dall’Anmil Ragusa. L’evento vedrà la partecipazione del presidente regionale dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro, Nino Capozzo. Hanno assicurato la loro presenza anche il deputato regionale Nello Dipasquale, il presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, il sindaco di Modica Ignazio Abbate, il direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro, Gianni Vindigni, e il direttore provinciale dell’Inps, Saverio Giunta. “Sarà l’occasione – dice la presidente dell’Anmil Ragusa, Maria Agnello – per affrontare una problematica che ci sta molto a cuore. A cominciare dalla prima causa di infortunio per le donne che operano nella Sanità, rappresentata dalla “Caduta di persona” che conta nel 2013 circa 5.500 infortuni, pari al 23% del totale. Si tratta di eventi di natura “generica” dovuti a scivolamenti, urti, perdita di equilibrio, ecc. connessi alle innumerevoli “barriere architettoniche” che si incontrano in ambienti e strutture così complessi e spesso precari. Una causa “specifica”, connessa al sollevamento o lo spostamento di pazienti, è alla base di gran parte dei circa 4.000 infortuni (17% del totale) dovuti a “Movimenti sotto sforzo fisico”. Ma esiste anche un altro rischio di natura molto particolare e diffuso soprattutto tra le operatrici di questo settore: “Aggressione o violenza da parte di estranei”. Dei circa 4.000 infortuni indennizzati complessivamente dall’Inail nel 2013 per questa particolarissima tipologia di eventi, circa 1.200 (quasi un terzo del totale) sono avvenuti nella Sanità e di questi ben il 71% (851 casi) ha interessato la componente femminile. Si tratta in genere di aggressioni da parte di pazienti (per lo più psicolabili), di parenti o di altri utenti per motivi vari o di casi similari. Avremo modo di affrontare questo e altri argomenti che meritano la massima attenzione”.

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