Ebola. La senatrice Venera Padua: ”Preoccupa l’allarme lanciato dalla Simit”
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10 ottobre 2014 – “L’allarme lanciato nelle ultime ore dalla Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) sull’alto rischio di importazione del virus della malattia Ebola che incorrono le regioni italiane costiere che accolgono nei loro porti i clandestini provenienti dai Paesi africani, prime fra tutte la Sicilia, ci preoccupa”. Lo afferma la senatrice del Pd Venera Padua, componente della commissione Sanità, che annuncia su questo aspetto un’interrogazione al ministro della Salute Lorenzin. E’ appena il caso di ricordare che questo rischio, prima della Simit era stato sottolineato dallo scienziato francese Luc Montagnier e Italreport ne aveva dato immediatamente notizia. “Prendiamo intanto atto – aggiunge la senatrice Padua – dell’attivazione di un piano di contingenza sanitaria che riguarda l’area iblea e che sarà attuato grazie alla sinergia tra Prefettura di Ragusa, la Regione Sicilia e l’azienda sanitaria provinciale. La generosità dimostrata fino ad ora dal popolo siciliano, e ibleo in particolare, nell’accogliere chiunque, sia esso clandestino o rifugiato, che sbarcato sulle coste abbia bisogno di aiuto e di sostegno, non deve essere turbata dalla possibilità di un potenziale contagio della malattia. Quindi la direzione giusta è quello del rafforzamento della sorveglianza e del controllo delle procedure per individuare casi sospetti, garantendo rapide verifiche anche in stretto contatto con i due Centri di riferimento nazionale, quali l’istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma e l’azienda ospedaliera Sacco di Milano, come consiglia anche la Simit. Certo, bisognerebbe riflettere sul fatto che è da anni che sapevamo della presenza del virus Ebola in alcune zone dell’Africa. E però, in precedenza, nulla era stato fatto per cercare di fermarne l’avanzata. Speriamo che, adesso, i vaccini in fase di studio nel nostro Paese possano presto fornire uno speciale contributo alla risoluzione di questa incredibile situazione. Non bisogna lanciare allarmi ingiustificati. E’ opportuna una adeguata formazione nei controlli che possano contribuire, per quanto possibile, a rasserenare il clima già abbastanza teso per il continuo sbarco di migranti. Ci sono specifici protocolli da rispettare e l’auspicio è che lo screening in entrata, sia nei porti sia negli aeroporti, possa essere effettuato con la massima attenzione così come accade già in alcuni scali internazionali (Fiumicino e Malpensa)”.