La terra è una comunità unica vivente. Il benessere delle genti e delle biosfere dipende dalla preservazione di aria salubre, acqua pura, suolo fertile e di molteplici varietà di piante ed ecosistemi. La protezione della sua biodiversità e bellezza è una sacra responsabilità.
Purtroppo rispetto al passato, vittime della mancata prevenzione ai disastri ambientali, gli incendi boschivi sono divenuti una vera calamità e una emergenza tanto che si è passati da 6000 negli anni ’60 agli attuali 2 all’ ora in tutta la nostra penisola cosa che dovrebbe essere impensabile in Sicilia dove (la Regione Toscana
ha circa 1 milione di ettari di superficie boschiva e solo 840 Operatori Idraulico – Ambientali) abbiamo circa 360 mila ettari di superficie boschiva e circa 30 mila Operatori Idraulico-Ambientali, quindi dovremmo riuscire a fronteggiare con semplicità l’emergenza incendi.
Cosa che non è avvenuta in questi giorni, dove ci siamo ritrovati a fare i conti con la criticità e la gestione del sistema di prevenzione regionale degli incendi che purtroppo a causa di questa inoperatività sono stati divorati dalle fiamme ettari ed ettari di territorio che hanno messo in ginocchio la Sicilia orientale, dove nel Ragusano il fuoco ha eliminato circa 150 ettari di bosco.
Ci domandiamo il perché la Regione Sicilia non si è ancora dotata di mezzi aerei di spegnimento incendi (a Chiaramonte Gulfi, i Canadair, sono arrivati dopo moltissime ore, il pomeriggio.quando le fiamme divampavano dalla mattina) e il perché ci sono stati dei ritardi nella programmazione delle campagne antincendio.
Si necessita di un piano di azione affnché questo non accada più, in modo da non fare assistere la Sicilia quasi impotente di fronte a tanta devastazione con la perdita di una notevole biodiversità che difficilmente verrà recuperata.
Siamo indignati, esterrefatti e sconvolti dinnanzi a tale scempio ambientale, non esistono parole adatte per descrivere tale orrore, però non possiamo nemmeno accettare che tra pochi giorni un incendio di tali proporzioni cada nel dimenticatoio senza nessuna azione concreta per non essere costretti a riviverlo, per questo chiediamo che venga fatta richiesta di aiuti Economici alla Comunità Europea per Grave Disastro Ambientale in modo da finanziare per tempo le attività di prevenzione incendi e di manutenzione del territorio, per il recupero dei siti boschivi andati distrutti e per la formazione di una flotta di mezzi aerei di spegnimento antincendio.
Volevamo ringraziare i volontari della Protezione civile di Comiso, Chiaramonte e della Provincia di Ragusa, per lo spirito di abnegazione e l’impegno profuso in spregio del pericolo che ha consentito di limitare i danni all’ambiente, alle persone e alle cose.
Davanti a cotanto disastro non vogliamo puntare il dito su chi si è adoperato e chi no, ma proponiamo di lavorare insieme per evitare tali tragedie future.