22 Novembre 2024

ITALREPORT

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Emergenza sanitaria COVID. A Ragusa… diventa difficile anche partorire?

Ostetricia e Ginecologia del Govanni Paolo II tra i reparti più penalizzati. La corsa ai ripari per ottenere, entro domani, un congruo numeri di posti letto covid ha portato allo smantellamento dell’attuale reparto.

Pare infatti che, se fino a questa mattina la rimodulazione prevedesse di assegnare all’unità operativa una parte dei posti letto dell’attuale reparto (quelli posizionati alla fine della Torre B) e qualche stanza del reparto di pediatria, nel pomeriggio tutto è cambiato. A Ginecologia e Ostetricia spetterebbero solo sei stanze di pediatria mentre tutto il reparto sarebbe trasformato in degenza ordinaria Covid.

Conseguenza, per tutto il periodo Covid l’unità operativa di Pediatria scomparirà, dovrebbe essere garantita la sola attività ambulatoriale. Alla stregua l’attività di ginecologia e ostetricia sarà drasticamente limitata: a quanto pare per gli interventi programmati come ad esempio i parti cesarei ci si dovrà appoggiare a Modica o Vittoria.

Domanda spontanea a Modica o Vittoria? Scusate ma è sensato pensare di portare una partoriente in realtà attualmente difficili come quella di Vittoria già sovraccarica per via del sempre più crescente numero di contagiati o Modica che già serve un bacino di utenza ampio considerando che accoglie anche una fetta consistente di cittadini della provincia siracusana? E poi ci siamo dimenticati del ruolo che fino ad oggi il reparto di Ginecologia e Ostetricia ha svolto accogliendo anche le urgenze provenienti proprio da Vittoria e Modica?

Parlare di disagi è dir poco. In un periodo in cui è già difficile affrontare quello che dovrebbe essere un momento di felicità, da condividere con chi si ama ed invece ci si vede costretti a viverlo in solitudine, si aggiunge anche questo.
Intanto, pare si sia già provveduto ad isolare la Torre A, al cui interno rimane neonatologia, dalla torre B, mediante dei pannelli di cartongesso che separerebbero dall’interno le due aree dell’ospedale.

Da ostetricia e ginecologia sarà quindi possibile raggiungere neonatologia scendendo al piano di sotto, percorrendo il corridoio che collega le due Torri e infine raggiungere un ascensore dedicato che porterà a destinazione. Tempi di percorrenza? Di certo non celeri se si pensa ad eventuali emergenze!!!!

Rimane ancora incomprensibile il motivo di tale scelta che sembra essere figlia di un sistema gestionale confuso e incerto e che mette sempre più i cittadini in difficoltà. Nessuna certezza sulle prestazioni, reparti che vengono smantellati, un ospedale come il Giovanni Paolo II completamente asservito all’emergenza Covid e che lascia un’enorme bacino di utenza in serie difficoltà.

Una situazione che lascia tutti nello sconforto e nell’incapacità di comprendere il perché di tutto questo. Il perché ad un certo punto, con strutture ospedaliere che avrebbero potuto ospitare i pazienti Covid (Comiso, Ospedale Civile, etc.) si è scelto di smantellare una struttura ospedaliera fondamentale per i ragusani e non solo.

E le domande sul cosa si poteva fare e non è stato fatto sono tante. Ci si è trincerati dietro alla carenza di anestesisti per giustificare tali scelte e allora perché, anziché stipulare convenzioni con strutture sanitarie di altre province, per sopperire a tali carenze, non si è pensato, a tempo debito, ad adeguare l’organico alle effettive esigenze scaturite dall’emergenza sanitaria da mesi in atto? Cosa è stato fatto nei mesi estivi? Perché nulla si è mosso? Perché si è dormito sugli allori? E soprattutto perché adesso a pagare le conseguenze di mancate scelte dobbiamo essere noi cittadini?

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