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Enna. I detenuti scrivono ai Media per manifestare le loro preoccupazioni.

Enna, 9 aprile 2020
Abbiamo ricevuto una lettera inoltrata in Redazione, di cui abbiamo le copie scritte a penna in carattere stampatello, e firmata dal detenuto Luigi Bodenza, che pubblichiamo in maniera integrale.

Noi detenuti della casa circondariale di Enna vogliamo innanzitutto avvicinarci al cordoglio e al dolore di tutti i caduti di questa guerra, di questo nemico invisibile chiamato covid 19 , partecipando anche a una donazione simbolica nei limiti delle nostre possibilità, destinata alla protezione civile a sostegno dei medici,infermieri e tutto il personale ospedaliero, inoltre diamo la nostra totale disponibilità a poter donare il sangue, visto il momento di difficoltà e le carenze dello stesso, nelle strutture ospedaliere e banche del sangue. Ma allo stesso tempo ci vediamo abbandonati a noi stessi, quindi chiediamo a chi di dovere che vengano aumentati i presidi medici, sia per il personale di Polizia Penitenziaria, che per la popolazione detenuta quali : guanti, mascherine, prodotti a base alcolica per disinfettare le mani e tutte le superfici: Chiediamo un reparto di isolamento sanitario a norma, per i casi sospetti, chiediamo di avere 6 ore al mese di colloquio Skype in sostituzione dei colloqui visivi, e per ciascun detenuto di poter chiamare telefonicamente le nostre famiglie fino alle ore 21,00. Chiediamo al magistrato di sorveglianza di valutare attentamente e in maniera celere tutte le nostre richieste e soprattutto di valutare la detenzione domiciliare per tutti coloro i quali, affetti da patologie particolari come HIV, epatite insufficienza cardiaca, respiratoria e renale, diabete e altre malattie, ovvero soggetti a grave rischio di Vita … in caso di contagio da covid 19 chiediamo che vengano effettuati tamponi a tappeto per scongiurare i casi di contagio. Inoltre chiediamo per i casi asintomatici per far si che questa bolla dentro cui ci troviamo, non diventi un possibile focolaio e che in caso di contagio, chiediamo l’isolamento. In poche parole richiamiamo l’attenzione sulla la tutela dei diritti dell’uomo, come previsto dalla nostra Costituzione. Considerato che ci sono stati diversi richiami all’Italia da parte della comunità europea, chiediamo ai responsabili dell ’istituto penitenziario, che vengano garantiti tutti i servizi quali : accrediti salari lavorativi, invio e ricezione vaglia e bonifici bancari, ricevimento pacchi postali, previa disinfettazione visto che il virus resta attivo su diversi materiali anche fino a 24 ore, e che tutte le merci provenienti dall’esterno vengano anche esse igienizzate per lo stesso motivo e quindi escludere o per lo meno diminuire i casi di possibilità di contaminazione.Chiediamo al nostro Santo Padre di darci voce tramite richieste e preghiere affinché le nostre istituzioni politiche possano rendersi conto del rischio di contagio nelle carceri, infine chiediamo al nostro Presidente Della Repubblica di poter valutare attentammo visto la pandemia mondiale, una misura straordinaria tramite un atto di clemenza…speranzosi in una totale collaborazione, anche da parte della Stampa.
Approfittiamo per porgere i nostri distinti saluti.
I detenuti del carcere di Enna

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