Enna. La polizia deferisce, in stato di libertà, una donna gravemente indiziata di simulazione di reato per aver denunciato falsamente di essere stata sequestrata a scopo di rapina
In data 27 aprile 2024, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Enna ha deferito, in stato di libertà, un’anziana donna, presunta responsabile del delitto di “simulazione di reato” per aver denunciato di essere stata vittima dei delitti di sequestro di persona e rapina aggravata.
Nel dettaglio, in data 05.03.2024, la stessa presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Enna ha denunciato che in quella mattinata due uomini l’avevano costretta a salire a bordo della loro auto per recarsi presso la sua abitazione sita fuori città, allo scopo di farsi consegnare denaro e gioielli. La donna raccontava inoltre che i due malviventi, dopo essersi impossessati dei monili in oro e di altri oggetti di valore presenti in casa, si prodigavano a riaccompagnarla in città, per liberarla nelle vie del centro storico di Enna.
Il personale operante avviava immediatamente le ricerche dei malviventi, senza tuttavia rinvenire alcun riscontro alle dichiarazioni rese dall’anziana signora. Pertanto gli inquirenti procedevano a scandagliare tutti gli spostamenti della donna nella mattinata oggetto dell’evento delittuoso; dalla visione delle immagini estrapolate dalle telecamere cittadine, sia private che pubbliche, gli investigatori riuscivano a ricostruire dettagliatamente ogni movimento della donna, escludendo, così, che la stessa fosse stata vittima dei reati denunciati.
La tempestiva attività di Polizia Giudiziaria avviata senza soluzione di continuità dalla Polizia di Stato ha consentito di escludere l’avvenuta consumazione di gravi reati contro la persona ed il patrimonio e deferire alla competente A.G. l’anziana donna per simulazione di reato.
Si evidenzia che il procedimento penale in fase di indagini preliminari e che l’indagata non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.