Enpacl: Al via l’amministrazione trasparente
On line tutta l’attività dell’ente di previdenza dei Consulenti del Lavoro. Chiunque può conoscere come vengono utilizzati i contributi degli iscritti, i rendimenti del patrimonio nonché tutti i costi (amministrativi e di gestione)
Il 2016 si apre all’insegna della trasparenza amministrativa per l’Ente nazionale di previdenza dei Consulenti del Lavoro (ENPACL). Si è conclusa infatti un’articolata operazione che permette già oggi a chiunque di sapere come vengono utilizzati i contributi degli iscritti, i rendimenti del patrimonio nonché tutti i costi (amministrativi e di gestione).
In linea con la determinazione n. 8 del 17/6/2015, approvata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), “Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”, l’Ente ha creato un’apposita sezione sul proprio sito internet denominata “Amministrazione trasparente”. All’interno vi si trovano i bilanci preventivi e consuntivi nonché i bilanci tecnici, l’organigramma e i relativi curricula del personale interno, le indennità del Consiglio di amministrazione, gli incarichi conferiti a consulenti esterni etc.. Inoltre, come suggerito dall’Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, l’Ente dei Consulenti del Lavoro è stata la prima Cassa privatizzata ad adottare, sin dal 2010, il “Modello 231” di prevenzione dei rischi da reato. Si tratta di un modello di organizzazione e gestione, già utilizzato dalle più grandi società, volto a individuare i responsabili dei procedimenti amministrativi interni e quindi a prevenire la corruzione di dirigenti e amministratori.
Nel 2015, l’Ente di previdenza guidato da Alessandro Visparelli ha portato a termine anche la certificazione SA8000 (Social accontability), che va ad aggiungersi al Sistema Qualità ISO9000. La norma identifica uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) e volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa quali: il rispetto dei diritti umani e quindi di quelli dei lavoratori; la tutela contro lo sfruttamento dei minori; le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. La norma internazionale ha quindi lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale e soprattutto permette di definire uno standard verificabile da Enti di Certificazione.
Infine, l’Enpacl ha ottenuto l’Asse.Co., ovvero la certificazione terza della corretta applicazione di tutti i contratti di lavoro adottati nell’Ente.