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Enrico Dimartino, quando lo sport diventa una filosofia di vita

 “Il miglior guerriero non è colui che trionfa sempre ma colui che torna senza paura a combattere”.

Una storia di mancati traguardi ma di grandi successi. Una passione per le due ruote che nemmeno il tempo è riuscito ad affievolire e che gli ha fatto guadagnare, sempre più, l’affetto e la stima di chi ha creduto e continua a credere in lui. È la storia di Enrico Dimartino, ragusano, classe 1982, che in questi anni ha regalato tante emozioni non solo a chi ha una passione smisurata per il ciclismo.

Sì, il ciclismo uno sport che scorre come il sangue nelle vene di Enrico. Il suo percorso agonistico si è fermato alla categoria dilettanti, per un periodo anche  la decisione di dedicarsi ad altro. Ma alla fine il primo amore non si scorda mai e così l’anno scorso è tornato in sella alla sua due ruote, con la maglia della DRC Casa Rosolini, dimostrando il suo talento e portando a casa ben 10 vittorie, otto circuiti e due Gran fondo, quello di Scicli e quello dell’Alcantara.

Orgoglio ibleo, seguito e apprezzato da tanti, ha accanto a lui una persona speciale che lo segue in ogni gara: è il papà sempre pronto a sostenerlo e che non lo perde mai d’occhio, nemmeno per un attimo.

La storia di Enrico riempie di gioia e di orgoglio il cuore dei tanti che in questi anni lo hanno seguito e visto crescere.

“E’ un ragazzo che merita davvero tanto  – dice Gianni  Licitra, grande amico di Enrico e con una grande passione per il ciclismo – l’ho visto crescere, lo seguo da sempre e credo molto in lui e nelle sue capacità. Anche se il suo percorso agonistico si è fermato alla categoria dilettanti, per me lui è un grande campione e lo sta dimostrando ancora oggi. Il suo percorso spero possa essere d’esempio ai tanti ragazzi che a volte si confondono e si lasciano demoralizzare dai mancati successi. Enrico ogni giorno ci insegna che la passione e l’umiltà, nel tempo ripagano sempre”.

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