Ex fornace Penna a Sampieri, le iniziative di recupero del monumento di archeologia industriale ieri al centro di una seduta della commissione Territorio e ambiente dell’Ars a Palermo. L’on. Orazio Ragusa: “Ho formalizzato la proposta, che è stata accolta, di un sopralluogo della stessa commissione sui luoghi in cui sorge il sito. Sarà effettuata a settembre e, nel frattempo, sarà programmato un incontro anche con il prefetto”
SAMPIERI – Un sopralluogo della commissione Territorio e ambiente dell’Ars per verificare sul posto quali gli interventi che si rendono necessari per avviare l’iter di consolidamento e messa in sicurezza dell’ex fornace Penna a Sampieri. Un sopralluogo da tenere in maniera congiunta con i componenti della commissione Cultura dell’Assemblea regionale siciliana a cui dovrà essere esteso l’invito di partecipazione. E’ questa la proposta che l’on. Orazio Ragusa ha rivolto al presidente della commissione Territorio e ambiente, on. Mariella Maggio, a conclusione dell’audizione, tenutasi ieri a Palermo, sulle problematiche relative alla messa in sicurezza del monumento archeologico industriale. Audizione a cui hanno partecipato, oltre all’on. Ragusa, il soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto, e l’architetto Salvatore Di Maria, in rappresentanza dell’associazione per la tutela e il recupero dell’ex fornace. Non erano presenti, nonostante fossero stati invitati, i commissari prefettizi che, allo stato attuale, gestiscono le sorti del Comune di Scicli. “Trattandosi di un interlocutore di fondamentale importanza dal punto di vista istituzionale – afferma l’on. Ragusa – per il tipo di iter che si rende necessario avviare e per le ricadute che dovrà avere l’intervento pubblico sul privato, con l’avvio delle procedure di espropriazione, ed essendo già la seconda volta che i commissari disattendono l’invito in questione, ho formalizzato la proposta in questione che è stata ben accolta dall’on. Maggio la quale si è detta pronta ad adoperarsi per l’effettuazione del suddetto sopralluogo sin dal mese di settembre. Sarebbe un passaggio fondamentale, dopo quelli che già si sono concretizzati, non ultimo la missione a Roma nel corso della quale abbiamo interloquito, sempre sullo stesso argomento, con il sottosegretario Simona Vicari, per incontrare i commissari straordinari ed essere ricevuti, successivamente, assieme ai componenti della commissione e ai tre commissari straordinari di Scicli, dal prefetto di Ragusa, proprio per definire un percorso istituzionale che garantisca la risoluzione della spinosa vicenda. E ciò prima che il degrado continui a rovinare, inesorabilmente, l’ex fornace. Non dimenticando che bisognerà vagliare con attenzione tutti i fatti che attorno al sito si sono succeduti, non ultimo il sequestro operato dalla magistratura. E’ indispensabile, però, trovare una soluzione per recuperare il monumento di archeologia industriale prima che sia troppo tardi. Ringraziamo tutti i rappresentanti istituzionali che sono intervenuti all’audizione e l’arch. Di Maria che ha esposto in maniera precisa e puntuale tutti i passaggi legati alla storia passata e recente dell’ex fornace”.