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”Green Italia Verdi Europei raccoglie il grido d’allarme del mondo dei comitati no triv, della green economy, delle associazioni ambientaliste, del “popolo inquinato”, di chi non vuole essere stritolato dalla politica energetica dei Governi nazionale e regionale a trazione fossile”. Parole del politico siracusano Fabio Granata che aggiunge: ”Da Scicli ribadiamo il no al piano di trivellazioni del Governo, e lanciamo la sfida per un futuro energetico carbon free, alimentato da fonti rinnovabili e caratterizzato dall’efficienza energetica. Con il decreto Sblocca Italia il #governofossile vuole rendere più facile estrarre idrocarburi nei giacimenti presenti sul territorio nazionale. Lo sfruttamento degli idrocarburi riveste “un’importanza strategica”, recita il testo del decreto e lo stesso vale per gasdotti, i rigassificatori, i depositi di stoccaggio del gas naturale (compresi quelli sotterranei). Insomma si punta tutto sui combustibili fossili. Nonostante le fonti rinnovabili coprano una quota sempre maggiore del fabbisogno energetico della penisola, e nonostante le riserve fossili presenti nel nostro Paese, secondo gli stessi dati del Ministero dello Sviluppo economico, sono ben poca cosa:insomma si vuole mettere in pericolo il nostro territorio, il paesaggio, i nostri mari senza alcun beneficio ma pregiudicando un altra idea di sviluppo basato sul turismo, la bellezza, la cultura, l’innovazione, l’agricoltura”. ”La macchina della propaganda pro fossile – conclude Granata – è in funzione a pieno regime e racconta di 40 mila nuovi posti di lavoro: una cifra del tutto pretestuosa, considerando che in tutta l’Arabia Saudita, per citare un paese che ha una produzione immensamente maggiore dell’Italia, gli impiegati dell’industria petrolifera sono 50mila. Il futuro energetico del nostro paese è nelle rinnovabili, ma è un futuro che è già qui perché quasi la metà dell’energia elettrica prodotta in Italia deriva da fonti rinnovabili, che non saranno mai arma di ricatto in caso di tensioni geopolitiche.
Green Italia Verdi Europei si schiera al fianco dei comitati no triv,dell’imprenditoria italiana innovativa che lavora per un futuro energetico meno caro e più pulito, e alle migliaia di cittadini consapevoli decisi a difendere i propri diritti,il proprio territorio, i propri “luoghi dell’anima”. Nelle prossime settimane partirà un’iniziativa di legge popolare che introduca finalmente il reato ambientale nel codice penale e che blocchi la liberalizzazione delle trivellazioni e delle ricerche petrolifere terrestri e marine. Da Scicli, anima del SudEst, parte una nuova sfida politica”.