Roma, 18 giugno 2015 – «L’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente è un fatto di portata storica che riempie di soddisfazione quanti hanno a cuore il futuro dell’umanità e gli equilibri del pianeta terra», questo il primo commento a caldo di Mario Salomone, presidente della Federazione italiana media ambientali (FIMA), all’enciclica “Laudato si’”. «Tutti i giornalisti e i media ambientali sono invitati a dare una informazione chiara, completa e corretta sui contenuti dell’enciclica – prosegue Mario Salomone – e a far sì che l’attenzione si prolunghi nel tempo, evitando il solito fenomeno della bolla mediatica destinata a esaurirsi nell’arco di pochi giorni».
La Chiesa Cattolica, con il suo miliardo e trecento milioni di aderenti, può essere un formidabile strumento di trasformazione di un modello socio-economico che giustamente il pontefice mette in discussione e in cui pretesa di dominio sulla natura, ingiustizia sociale, illusione di una crescita illimitata sono facce di una visione del mondo che occorre superare.
La “conversione ecologica” (concetto già espresso anni fa da un ambientalista di formazione cattolica come Alexander Langer) cui invita l’enciclica – conclude il presidente della FIMA ‒ merita una copertura giornalistica costante, dibattito e approfondimenti.
La FIMA si impegna a dare il suo contributo, a cominciare dallo spazio sul sito fimaonline.it, che ospiterà interventi sul ruolo e sulle responsabilità dell’informazione ambientale nel fare fronte a questa grande sfida.