squadra e tifosiRagusa, 23 febbraio 2015 – La Coppa Italia di pallacanestro femminile è stata vinta dalla squadra più forte, l’Emisfero Famila Schio, ma la Passalacqua Spedizioni Ragusa, l’altra finbalista, non  ha di certo demeritato e nel terzo quarto della partita sembrava anche in grado di ribaltare un risultato che l’aveva vista anche a meno 17 dalle campionesse d’Italia. Così però non è stato e Schio ha ristabilito le distanze vincendo alla fine con il puntegguo  di 74-64. “Intanto i  complimenti a Schio – dice il  coach biancoverde  Nino Molino – squadra di grande valore ed esperienza. Per quanto riguarda la mia squadra, sono molto soddisfatto della due giorni della Final Four, sia per la prestazione che per la condizione che sta migliorando, così come sta migliorando anche la qualità del gioco che esprimiamo. Abbiamo fatto una buona semifinale con San Martino e per quanto riguarda la finale c’è soprattutto il rammarico per quell’inizio, con i tre falli a Pierson che ci hanno penalizzato non poco. Non sto a discutere i fischi dal punto di vista tecnico, ma con un pizzico di esperienza e di buon senso in più da parte degli arbitri che sono tra i migliori in Italia, sicuramente probabilmente ci sarebbe stata una finale bellissima per tutti i 40 minuti. Questo, ad ogni modo, non deve essere un alibi per un secondo quarto dove ci siamo innervositi ed abbiamo perso il filo del gioco. Però poi c’è stata una reazione davvero importante, perché recuperare 17 punti a Schio è un’impresa titanica per una quadra italiana. Negli ultimi minuti abbiamo pagato la fatica, Walker è arrivata molto stanca alla fine, abbiamo cercato di farla riposare un po’ per averla lucida negli ultimi minuti mentre dall’altra parte ci sono state un paio di giocate di talento puro di Sottana e Macchi”. Sabato prossimo si replica in campionato al Palacampagnola: in palio c’è il primato al termine della stagione regolare. “Non mi interessa la singola partita né l’avversario che andiamo ad incontrare – conclude il tecnico biancoverde – mi interessa piuttosto l’andamento della mia squadra, conosco il nostro potenziale e so che molte volte abbiamo messo in campo un rendimento di gran lunga superiore anche allo stesso potenziale di cui disponiamo, giocando sempre ai vertici della classifica in questi due anni. Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare, e lavoriamo per questo. Poi ogni bilancio lo faremo alla fine”.

 

Di Rino Durante

Rino Durante, giornalista professionista. Inizia la carriera giornalistica nel 1977 come collaboratore sportivo della redazione siracusana de "La Sicilia" diretta dall'allora caposervizio Pino Filippelli. Nel 1980 iscrizione all'albo dei giornalisti nell'elenco dei pubblicisti. Nei prima anni dell'attività è stato corrispondente da Siracusa de "La Gazzetta dello Sport", nominato dall'allora direttore Candido Cannavò. Dai primi Anni Ottanta viene nominato da Domenico Tempio corrispondente da Siracusa di Antenna Sicilia. Come cronista televisivo si occupa anche di cronaca nera, giudiziaria e politica. Settori di cui si occuperà in seguito anche come giornalista della carta stampata. Nel 1992 sostiene a Roma, con esito positivo, gli esami per giornalista professionista. Una volta andato in pensione Pino Filippelli, per decisione del direttore Mario Ciancio e dell'allora redattore capo centrale Domenico Tempio, assume la direzione della redazione siracusana de "La Sicilia". Nel giugno del 1996 viene trasferito a Ragusa, dove fino al dicembre 2010 svolge la propria attività giornalistica come caposervizio e responsabile della redazione provinciale iblea de "La Sicilia".

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