Carmelo Raffa

Dal 1994 l’Italia risulta divisa da due fazioni che stranamente non riguardano il bene della Nazione ma il bene o il male di una Famiglia e precisamente quella dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi.
Con la fine della Prima Repubblica di cui ne aveva beneficiato ampiamente la predetta Famiglia il Berlusca dopo aver tentato invano di ricevere garanzie per le proprie Aziende  da Personalità Politiche  all’epoca emergenti quali ad esempio quella di Mario Segni decise di scendere in campo personalmente al fine di contrastare la fatidica macchina da guerra messa in piedi dal Segretario del PDS ex PCI, Achille Occhetto.
Berlusconi con una doppia intesa al Nord con la Lega di Bossi ed al Sud con Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini vinse le elezioni alla Camera ma al senato riuscì a governare per un breve periodo grazie all’acquisizione di alcuni Senatori, tra i quali Giulio Tremonti, provenienti dalla coalizione di Mario Segni.
I dissidi con Bossi causarono la fine di quell’esperienza, un governo tecnico e nuove elezioni.
E dopo assistemmo ad una contrapposizione netta tra il centro sinistra con l’Ulivo e la Casa delle Libertà.
Prodi ed il suo centro sinistra vinsero le elezioni ma non riuscirono per niente raggiungere un obiettivo politico principale e cioè quello di far approvare dal parlamento una legge sul conflitto d’interessi. Parole, parole e sempre più  parole spese nelle campagne elettorali per additare il nuovo “Attila” che andava secondo gli ulivisti ridimensionato.
Nei fatti però non accadde nulla ma però dopo processi su processi venne fuori la condanna a 7 anni del Caimano con la conseguente decadenza da Parlamentare e l’interdizione dai pubblici uffici.
All’inizio dell’anno scorso e dopo l’avvenuta sua incoronazione a Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi inizio il suo mandato e con la formula del lo “sblocca tutto” s’incontrò col nemico storico del suo partito, Silvio Berlusconi, ufficialmente per ricercare un’intesa sulle riforme istituzionali ma sottobanco si parlò di altre cose?
Questo è l’interrogativo che si pongono gli avversari interni di Renzi nel Partito Democratico e non solo essi poiché i grillini non perdono l’occasione per gridare all’inciucio del Nazareno.
Ma  noi ci poniamo degli interrogativi: la riforma del fisco va fatta? La riforma fiscale proposta porta benefici ai cittadini, alle Imprese  ed allo Stato o solo a Berlusconi?
Su questi interrogativi ci aspettiamo le risposte concrete dei parlamentari e non sul gioco della margherita: Berlusconi, sì! o Berlusconi, no!

Carmelo Raffa

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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