CATANIA – La Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania, cuore pulsante dell’Ordine nel campo dell’aggiornamento professionale, ha un nuovo presidente: Mauro Scaccianoce, ingegnere civile-idraulico, esperto in lavori pubblici, già tesoriere e segretario dell’Ordine etneo. Il neo eletto guiderà il Consiglio d’Amministrazione che organizza per gli iscritti all’Albo di Catania – oltre 6.000 – le attività di formazione.
«Eredito dal mio predecessore Aldo Abate, che ha rimesso il mandato al Consiglio per motivi personali, una Fondazione dall’impostazione solida e ben avviata – afferma Scaccianoce – la formazione obbligatoria per gli ingegneri, se per molti versi costituisce un nuovo onere per gli iscritti, per altri, rappresenta un’opportunità, un’occasione per acquisire tutte le nuove competenze che il mercato del lavoro sempre più richiede numerose e diversificate. Questo perché la nostra professione impone da sempre un costante aggiornamento per stare al passo con il quadro normativo in evoluzione, posto che le norme subiscono continui ripensamenti e vengono modificate repentinamente, spesso in assenza di un’adeguata visione d’insieme. Le nuove tecnologie e metodologie costruttive, innovate molto più velocemente del passato, impongono oggi un surplus di conoscenze che solo una formazione aggiuntiva a quella tradizionale può assicurare».
«Questo è il filo rosso che terrà insieme il nuovo percorso della Fondazione – continua Scaccianoce – compito che verrà agevolato dal fatto di condurre un Cda di altissimo profilo e di qualità con il quale lavorerò con grande spirito di squadra. L’obiettivo è quello di cogliere tale opportunità restituendo agli iscritti una formazione di qualità, in aggiunta a quello che il nostro Consiglio dell’Ordine da sempre offre gratuitamente attraverso seminari e convegni. L’offerta formativa che s’intende costruire dovrà cioè consentire una ragionata evoluzione adatta alle nuove frontiere dell’ingegneria. In un contesto generale di difficoltà economica, illuminato da piccoli segnali di ripresa, la formazione intercetterà gli aspetti innovativi della professione per consegnare all’iscritto un’expertise che gli consenta di affrontare le nuove sfide all’interno di un mercato del lavoro, certamente globale e profondamente diverso dal passato». Un focus d’interesse sarà rivolto a tutti e tre i settori dell’Ingegneria Civile, ambientale industriale e dell’Informazione, oltre a un più accentuato avvicinamento agli Enti e alle aziende con l’obiettivo, attraverso la stipula di convenzioni, di garantire anche ai dipendenti una formazione specifica: «Saranno posti al centro dell’azione i territori – conclude Scaccianoce – grazie all’attivazione d’iniziative decentrate e alla comunicazione moderna, cui sarà dato un forte impulso. Tutto questo sarà possibile anche attraverso un continuo e virtuoso scambio con l’Ordine presieduto da Santi Cascone e con gli organismi nazionali – CNI e alta scuola di formazione».