Redazione Due, Formigine (Mo), 15 settembre 2016.- Dopo la presentazione ufficiale del suo primo romanzo, “Gli amanti di novembre”, avvenuta lo scorso mese di luglio presso il Circolo di Conversazione della natia, Acate, in provincia di Ragusa, ed altre successive presentazioni in altri centri limitrofi, sempre della Provincia di Ragusa, la professoressa e scrittrice, Giovanna Carbonaro ha voluto rendere partecipi del suo ultimo lavoro di narrativa, anche gli amici emiliani della provincia di Modena Il libro, infatti, recentemente è stato presentato presso la “Biblioteca del Gufo” di Formigine (Modena), gestita dalla responsabile Elena Barbieri e da Luca Neri. Un evento particolare in uno scenario suggestivo perché, come tiene ad evidenziare la stessa autrice, la Biblioteca del Gufo, “non è una biblioteca comune, bensì una Little free library. Ovvero una casetta artigianale in legno che contiene collezioni di libri e dove ognuno può portare un libro e prenderne un altro in cambio”. “La Biblioteca del Gufo- ha sottolineato la professoressa Carbonaro- è partita con cinquanta volumi e adesso ha dovuto aprire un magazzino perché i testi sono diventati migliaia. Indubbiamente una bellissima iniziativa. Come evidenziato l’evento è stato curato da Elena Barbieri, responsabile della biblioteca. In un clima amichevole e festoso, Elena mi ha fatto una piccola intervista e poi è passata alla lettura di alcuni capitoli del libro. Abbiamo concluso la serata con una pizza e tante belle chiacchiere”. I prossimi appuntamenti dovrebbero riguardare, nell’immediato futuro, la città di Bologna, dove l’autrice risiede da anni per motivi di studio. Nel capoluogo emiliano, infatti, la professoressa Carbonaro, recentemente, ha conseguito la Laurea Magistrale in Italianistica, Culture Europee e Scienze Linguistiche presso l’Alma Mater Studiorium a completamento della precedente laurea triennale in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Catania. La sua grande passione, fin da piccola, è stata sempre la “poesia” che le ha permesso di partecipare, con grande successo e con il favore del pubblico e della critica, a numerosi concorsi e premi letterari. Ma la produzione letteraria della professoressa Carbonaro non si è fermata solo alla poesia, recentemente, infatti, come evidenziato, ha dato alle stampe il suo primo lavoro di narrativa, “Gli amanti di novembre”, con una introduzione a cura della scrittrice acatese Maria Teresa Carrubba. Un romanzo, acquistabile tra l’altro presso il sito online ed i negozi della prestigiosissima casa editrice “ La Feltrinelli”, con l’illustrazione di copertina a cura dell’artista bolognese Ivan Mantovani, che si presenta estremamente gradevole sia per la trama, in cui parecchie donne si potrebbero immedesimare, sia per lo stile letterario semplice e scattante. Una donna e i suoi ricordi per un amore, che da ragazzina le ha riempito la vita strappandole l’anima. Uno di quegli amori impossibili che per questo diventano intriganti e indimenticabili. “Gli amanti di novembre”, “si pone come un romanzo di formazione al femminile, una storia di crescita e riflessione di una giovane donna, la quale, attraverso un amore sbagliato, raggiunge delle consapevolezze che la proietteranno nel mondo degli adulti, con tutte le responsabilità che ne conseguono”. La protagonista, Anna è una giovane trentenne del meridione che vive al Nord. “Come tutti quelli della sua generazione, è sopraffatta dal senso di fallimento, causato dalla crisi della società in cui si ritrova a vivere. Nonostante abbia un fidanzato, un cane, una casa non è felice perché non ha un lavoro stabile. Anna soffre anche di depressione a causa di un intervento all’utero. Un giorno anche il rapporto con il compagno entra in crisi. Ed allora che si fa vivo Filippo, l’ex di Anna. I due intrecciano così una relazione telefonica. Anna decide, pertanto, di raccontare la loro storia d’amore e scrive il racconto Gli amanti di novembre. Dopo averlo scritto, convinta di amare ancora Filippo, Anna molla la sua vita al Nord e torna al Sud con l’intenzione di riprenderselo. Avrà un’amara delusione, che tuttavia la farà riflettere”.