Fornaro (PD): Emendamento per superare capilista bloccati
Roma, 15 dic 2014 – “Ho presentato un emendamento alla legge elettorale per superare i capilista bloccati introducendo un modello che preveda 26 listini circoscrizionali bloccati (in cui sono eletti 143 deputati) e 475 collegi plurinominali con preferenze (con graduatoria dei collegi a livello di circoscrizione ed elezione del candidato con il maggior numero di consensi). La mia proposta non è di ‘bandiera’, ma è un contributo costruttivo alla ricerca di una soluzione per approvare con una larga maggioranza una riforma che ridia ai cittadini la possibilità di tornare a scegliere la maggior parte dei suoi rappresentanti“. Lo rende noto il senatore del Pd Federico Fornaro, illustrando l’emendamento alla legge elettorale di cui è primo firmatario, sottoscritto poi anche dai colleghi Pegorer, Lai, Manassero, Gatti, Guerra e Cucca.
“Il sistema dei capilista bloccati, infatti, potrebbe incorrere in una nuova disapprovazione della Corte Costituzionale, perché violerebbe il principio di uguaglianza tra i candidati di una stessa lista (uno bloccato e gli altri con preferenza), il principio dell’eguaglianza in entrata (gli elettori dei piccoli partiti esprimerebbero una preferenza che non avrebbe alcun valore perché sarebbero eletti solo i capolista), oltre a non determinare a priori il numero degli eletti cosiddetti nominati (soltanto la lista che gode del premio di maggioranza, infatti, ha la certezza di avere eletti scelti dagli elettori). In definitiva con il modello misto di listini circoscrizionali e collegi plurinominali si otterrebbero diversi benefici. Un numero fisiologicamente accettabile in una democrazia di cosiddetti “nominati”, la ridotta e uniforme dimensione dei collegi, 125.000 abitanti circa, unita a liste di candidati corte, consentirebbe la piena riconoscibilità dei candidati, un costo delle campagne elettorali alla portata di tutti i competitori e – conclude Fornaro – la possibilità di una “sana” competizione interna alla lista di collegio con incentivi alla rappresentanza di genere con la doppia preferenza uomo donna“.