Salvatore Cultraro, 12 febbraio 2015.- Sempre più aspro ed articolato il confronto tra le varie anime all’interno di Forza Italia, all’indomani dello strappo con Matteo Renzi ed alla rottura definitiva del patto del Nazareno. Sembra ormai giunto quasi al capolinea lo scontro tra Raffaele Fitto, rappresentante dell’area dei “falchi azzurri”, ed il resto del partito. Voci accreditate parlerebbero addirittura di una sua imminente uscita da Forza Italia, o meglio, ad essere più precisi, di una sua “cacciata” dal partito. Al fine, pertanto di evitare eventuali insanabili fratture, è intervenuto sull’argomento, con un comunicato stampa il senatore Ciro Falanga , lanciando un accorato appello a Silvio Berlusconi, affinchè si ritorni a dialogare. “Mentre posso comprendere la reazione del presidente Berlusconi, quando chiede ai colleghi di votare se cacciare Fitto- si legge nella nota- mi è difficile capire come taluni abbiano potuto votare per il sì. Non credo che queste posizioni siano corrette sotto il profilo culturale, in un partito che, da anni, afferma principi di libertà e democrazia. Né, tantomeno, sotto il profilo pratico: una scissione svilirebbe ancor più il peso elettorale di Forza Italia. La riconoscenza ed il sentimento di affetto che mi lega al presidente Berlusconi mi impongono di domandargli un’apertura al dialogo verso chi, in assoluta buona fede, ritiene di operare nell’interesse esclusivo di Fi. E’ insopportabile che il presidente Berlusconi, dopo aver dimostrato di essere un grande statista dell’ultimo ventennio, possa diventare stampella di un giovane arrogante, presuntuoso, sleale e bugiardo.” Una lancia a favore di Raffaele Fitto è stata spezzata anche dal senatore forzista, Francesco Bruni. “Nove milioni di elettori persi, il pessimo accordo con Renzi, i gruppi parlamentari appiattiti sulle iniziative della maggioranza- afferma in una nota il senatore Bruni- Chi è responsabile di tutto ciò in Forza Italia? Certamente non Raffaele Fitto che, dalla scorsa estate, denuncia la flebile e contraddittoria azione di Forza Italia, riscontrando un inspiegabile silenzio, funzionale solo agli interessi del Governo e della maggioranza”. Alcune precisazioni sulle reali motivazioni del dissenso interno a FI, sono state espresse, in una ulteriore nota, dal senatore Vittorio Zizza. “Apprezzabile la difesa di Fini nei confronti dell’onorevole Raffaele Fitto- ha dichiarato l’esponente azzurro- ma sia chiaro che le motivazioni del dissenso interno al partito sono ben differenti e ben altra cosa è il sentimento che prevale in Fitto così come nei tanti deputati e senatori a lui vicini. Non c’è neppure lontanamente una volontà di tradimento o di voltafaccia bensì semplice volontà di dialettica e di confronto per il bene del partito”. Infine in questo balletto di note e comunicati stampa fa sentire la sua voce anche il senatore Luigi Perrone, coordinatore provinciale di “Forza Italia Bari”, nonché presidente regionale dell’Anci Puglia. “Vogliamo essere, utili e sinceri, per il partito e per i tanti nostri elettori delusi- tiene ad evidenziare l’esponente politico-vogliamo occuparci di loro ascoltando il territorio e ricostruendo dentro Forza Italia un punto di riferimento forte per la politica italiana. Lo facciamo senza rinunciare a mettere in guardia una parte di noi da altri errori che rischiano di smorzare un progetto politico e una speranza. Siamo orgogliosi del nostro passato e per questo decisi a costruire insieme il futuro, partendo dalla passione contenuta nelle parole di Raffaele Fitto e con lo slancio di chi ha a cuore il partito, per una Forza Italia unita e davvero alternativa a questa sinistra colma di promesse mai mantenute”.