Palermo e Firenze – “La puntata di Report andata in onda domenica merita alcune precisazioni”, dicono i ricercatori del Cnr attivi nel Polo solare della Sicilia, Francesco Meneguzzo e Mario Pagliaro.
“Non è vero che in Italia abbiamo solo l’idroelettrico. L’Italia è all’avanguardia fra tutti i Paesi del G7 e fra tutti quelli altamente industrializzati.
“L’anno scorso — continuano — la percentuale di fabbisogno elettrico coperto grazie alle fonti rinnovabili ha raggiunto il 38%, più del doppio del valore del 2006. L’Italia è il solo Paese al mondo in cui il solare fotovoltaico si avvicini a coprire quasi il 10% del fabbisogno”.
“E’ vero invece che le normative e le complicazioni burocratiche rallentano la completa solarizzazione dei tetti italiani, oggi facilmente perseguibile a causa del fotovoltaico low-cost, divenuto accessibile a tutti.
“In una fase di risorse energetiche e ricchezza decrescenti come quella italiana ed europea — aggiungono i ricercatori — l’energia rinnovabile non solo tutela l’ambiente ma diventa strategica per lo stesso sviluppo economico.
“La soluzione — concludono Pagliaro e Meneguzzo — è semplice: eliminare gli oneri di sistema sull’energia autoconsumata. Ed emanare semplici Linee guida nazionali per l’integrazione architettonica del fotovoltaico, in modo da prevenire qualsiasi impatto paesaggistico o urbanistico.
“A quel punto saranno le imprese, i condomini, le famiglie e le amministrazioni pubbliche a solarizzare i loro tetti, dotandosi di tutte le tecnologie alto efficienti oggi facilmente accessibili per massimizzare l’autoconsumo dell’elettricità prodotta dal sole.
“E il settore del fotovoltaico e dell’energia distribuita tornerà ad essere uno dei primi settori produttivi dell’Italia, consolidando ed espandendo una leadership che ha solo vantaggi da offrire alla comunità”.
“Non è vero che in Italia abbiamo solo l’idroelettrico. L’Italia è all’avanguardia fra tutti i Paesi del G7 e fra tutti quelli altamente industrializzati.
“L’anno scorso — continuano — la percentuale di fabbisogno elettrico coperto grazie alle fonti rinnovabili ha raggiunto il 38%, più del doppio del valore del 2006. L’Italia è il solo Paese al mondo in cui il solare fotovoltaico si avvicini a coprire quasi il 10% del fabbisogno”.
“E’ vero invece che le normative e le complicazioni burocratiche rallentano la completa solarizzazione dei tetti italiani, oggi facilmente perseguibile a causa del fotovoltaico low-cost, divenuto accessibile a tutti.
“In una fase di risorse energetiche e ricchezza decrescenti come quella italiana ed europea — aggiungono i ricercatori — l’energia rinnovabile non solo tutela l’ambiente ma diventa strategica per lo stesso sviluppo economico.
“La soluzione — concludono Pagliaro e Meneguzzo — è semplice: eliminare gli oneri di sistema sull’energia autoconsumata. Ed emanare semplici Linee guida nazionali per l’integrazione architettonica del fotovoltaico, in modo da prevenire qualsiasi impatto paesaggistico o urbanistico.
“A quel punto saranno le imprese, i condomini, le famiglie e le amministrazioni pubbliche a solarizzare i loro tetti, dotandosi di tutte le tecnologie alto efficienti oggi facilmente accessibili per massimizzare l’autoconsumo dell’elettricità prodotta dal sole.
“E il settore del fotovoltaico e dell’energia distribuita tornerà ad essere uno dei primi settori produttivi dell’Italia, consolidando ed espandendo una leadership che ha solo vantaggi da offrire alla comunità”.
Gaetano Piccione