Bruxelles, 7 Settembre 2014 – La proposta M5S di spostare la sede di Frontex in Sicilia ed abbattere i costi agevolando anche la logistica delle operazioni, diventa atto parlamentare. Se le scorse ore il capo delegazione M5S al parlamento europeo Ignazio Corrao, insieme alla collega Laura Ferrara, avevano posto al Commissario Malmström rilevanti interrogativi circa le operazioni Frontex, Frontex Plus e Mare Nostrum, oggi arriva l’interrogazione alla Commissione Europea a firma proprio dei due parlamentari: “Secondo l’UNHCR – si legge nell’interrogazione di cui è proponente il parlamentare siciliano – dall’inizio dell’anno ad oggi sono circa 125 mila gli immigrati arrivati via mare in Europa, di cui ben 110 mila in Italia, circa il doppio del 2013. La Sicilia rimane la meta principale di approdo. Dall’inizio del 2014 circa 1900 persone sono morte nel Mediterraneo cercando di raggiungere l’Europa. Il Viminale ultimamente ha autorizzato la chiusura di alcuni centri di accoglienza già al collasso. L’operazione Tritone non sostituirà l’operazione italiana Mare Nostrum lasciando le azioni di ricerca, salvataggio ed accoglienza scoperte limitandosi infatti ad una azione di controllo delle frontiere. […] Data la grave situazione del confine sud dell’Europa e visti i dati dei flussi migratori verso l’Unione Europea dall’Africa in costante aumento nei prossimi 15 anni, non ritiene sia più corretto spostare la sede di Frontex in Sicilia piuttosto che tenerla a Varsavia? È intenzione della Commissione – concludono i parlamentari – promuovere la rinegoziazione della convenzione di Dublino III, per garantire un adeguato meccanismo di ripartizione dei compiti che permetta all’Italia di ricevere un aiuto sostanziale e agli immigrati e un’accoglienza più dignitosa?”.