Fuoco incrociato sulle elezioni a Vittoria
Momenti delicati a Vittoria in vista delle prossime elezioni. I toni della campagna elettorale si alzano fino all’esasperazione.
Dopo i recenti fatti che hanno visto la candidata del PD Lisa Pisani oggetto di scritte offensive su alcuni muri della città, dalla sua pagina Facebook il candidato sindaco Francesco Aiello comunica di aver ricevuto “minacce gravi da parte di Raffaele Giunta candidato Pd”. “Ora Giunta dice che mi toglierà di mezzo – scrive Aiello – perché lo avrei segnalato come pregiudicato e che getterà la mia testa ai cani”.
Intanto sulle pagine di La Spia, in un articolo a firma del giornalista Paolo Borrometi, proprio sulla posizione di Giunta che, ricordiamo, è candidato al consiglio comunale nella lista Nuove idee – I democratici, si legge che, citiamo testualmente, “Raffaele Giunta è stato condannato penalmente, l’ultima volta in ordine di tempo, nel 2013”.
Se a questo si aggiunge poi la notizia relativa alle minacce ricevute dal sostituto Procuratore Valentina Botti, titolare di alcune inchieste sulla criminalità vittoriese, è indubbio che, alla luce dei fatti, la città di Vittoria sta attraversando un periodo di tensione non indifferente.
Come ben si sa i momenti di tensione, in campagna elettorale, sono fisiologici ma l’inasprirsi dei toni non giova di certo a nessuno, soprattutto a chi cerca conferme nell’elettorato.
Oggi Vittoria ha bisogno di verità, di guardare ad un futuro sereno e carico di ottimismo. Ha bisogno di credere in una classe politica figlia di un cambiamento che non risiede nelle “imprese impossibili” ma semplicemente nella capacità di operare per il benessere collettivo.
Amministrare una città non è cosa facile, soprattutto ai giorni nostri, le disponibilità economiche sono cambiate, gli Enti fanno fatica a sopravvivere ma è anche vero che è in situazioni come queste che un buon amministratore può davvero dimostrare l’amore verso la propria città.
Nove i possibili destini per Vittoria ma alla fine solo uno avrà la reale opportunità di decidere in che direzione vuole che vada questa città.
Ma prima di arrivare a questo bisogna sfruttare al massimo le opportunità del momento. Ascoltare la gente e capire quali sono i bisogni reali della comunità. L’apertura al dialogo è fondamentale ma deve essere un dialogo costruttivo non distruttivo. Un dialogo in cui il tema centrale è il benessere della città. La promessa che qualsiasi scelta sia fatta e pensata per il bene della città.
A cominciare da adesso, condannando qualsivoglia atteggiamento che lede l’immagine di Vittoria e dei vittoriesi, lottando affinché questa città possa riappropriarsi della sua dignità. Sì alla competizione elettorale a suon di programmi, non di sterili polemiche o peggio ancora aspri rancori e toni accesi.