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G7 dei Ministri del Lavoro a Berlino. Dichiarazione della Sottosegretaria Bellanova

Roma 13 ottobre 2015 – “Attraverso gli strumenti del dialogo e della mediazione, i Punti di Contatto assumono un ruolo centrale nella risoluzione di conflitti tra imprese e portatori di interesse e primi tra loro i lavoratori”. Così la Sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, intervenendo oggi, in rappresentanza del Governo italiano, all’incontro con le parti sociali al G7 dei Ministri del Lavoro, a Berlino.

“Un ruolo cruciale – ha spiegato la Sottosegretaria – specie laddove non è possibile ricorrere a canali diversi di risoluzione di controversie, come accade nel caso delle catene di fornitura globali. Questo spiega quanto siano alte le aspettative delle parti sociali rispetto al ruolo dei Punti di contatto nazionali (PCN), anche in considerazione del loro ruolo proattivo nella diffusione delle linee guida Ocse.

È quanto ha fatto il PCN italiano – specifica Bellanova – ad esempio, con il piano d’azione per il Bangladesh, con il quale, attraverso una serie di misure, le imprese vengono accompagnate nei processi di messa in atto di comportamenti conformi agli standard internazionali. Sulla fattiva collaborazione con l’Ocse, voglio inoltre ricordare il progetto italiano realizzato nel 2014 in Myanmar, al termine del quale è stato creato nel paese un centro per la diffusione delle linee guida.

Per tutte queste ragioni, in linea con la dichiarazione di Elmau, siamo lieti di confermare l’intenzione dell’Italia di realizzare un peer review del PCN nel 2016 e di partecipare attivamente ai processi di rafforzamento dell’intero sistema in ambito Ocse.

L’altro importante aspetto in questo G7 – continua la Sottosegretaria – è l’iniziativa sulla corretta informazione che deve accompagnare le pratiche sociali e ambientali delle imprese. E’ un aspetto essenziale sia nella relazione tra le imprese e i consumatori sia nel rapporto tra imprese e pubblica amministrazione e può dare il giusto impulso alle attività a livello nazionale. Per questo riteniamo importante lo scambio di esperienze e buone pratiche, per definire modalità trasparenti e standard comuni negli appalti pubblici.

In Italia – spiega ancora Bellanova – abbiamo già lavorato molto sui criteri ambientali negli appalti pubblici, e stiamo lavorando sui criteri sociali, specie in materia di lavoro informale. Le nuove direttive europee sugli appalti rafforzano l’attenzione alle dimensioni sociale e ambientale, e questa è un’ottima occasione per lavorare insieme, a livello europeo.

Le iniziative che costruiscono un’azione vincente – conclude la Sottosegretaria – si basano su interventi puntuali e concreti, come con le etichettature dei prodotti. In Italia, anche su questo fronte, l’impegno contro le pratiche commerciali sleali che riguardano dichiarazioni false da parte delle imprese è importante. Così come sono importanti le iniziative dei privati che migliorano la trasparenza delle informazioni, come la tracciabilità del prodotto e l’indicazione di origine, e per questo noi le sosteniamo e promuoviamo. Noi ci impegniamo a dare continuità alle azioni che vanno nel giusto verso.

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