Giorgio Assenza: “Scioglimento Comune di Scicli: da Crocetta, parole in libertà”
Scicli, 12 maggio 2015 – “Atto palesemente illegittimo se non, addirittura, eversivo!” così il deputato regionale di Forza Italia Giorgio Assenza definisce le parole di Rosario Crocetta in merito al commissariamento del Comune di Scicli e al suo mancato inserimento nella prossima tornata elettorale amministrativa.
“Il presidente della Regione – spiega Assenza che, per questo, ha anche preparato un atto ispettivo con i caratteri dell’urgenza – ha improvvidamente messo in relazione lo scioglimento del Comune di Scicli con la mancata adesione degli altri partiti politici alla candidatura proposta dal gruppo politico di proprio riferimento, il Megafono. E, qualora effettivamente la decisione di scioglimento sia stata determinata da motivazioni di carattere politico, ciò si configura, come già dicevo, quale atto palesemente illegittimo. Quelle di Crocetta, sono dichiarazioni personalistiche e non è accettabile che il suo ruolo di capo di un partito politico infici quello ben più delicato e istituzionale di governatore della Sicilia”.
Queste le parole di Crocetta: “Mi spiace che a Scicli non si andrà a votare e che non sia stata colta l’occasione per chiudere col passato. Il Megafono e altri avevano dato disponibilità a candidare un esponente delle forze dell’ordine. Se altri partiti avessero avuto il coraggio, si sarebbe evitato lo scioglimento. Adesso spero che il commissariamento cambi le cose”.
“Una forse voluta confusione di ruoli in materia talmente delicata che crea conseguenze e ricadute sull’assetto della democrazia del governo degli Enti locali – conclude Giorgio Assenza – Quindi, chiedo che il governatore spieghi pubblicamente le reali motivazioni che hanno indotto il governo a deliberare lo scioglimento dell’Amministrazione comunale di Scicli per condizionamenti della criminalità organizzata e che queste dichiarazioni, le quali hanno troppo il sapore di un …gioco politico, siano oggetto di un suo stesso esaustivo chiarimento”.
Assenza ha trasmesso l’atto anche al ministro degli Interni, al presidente della commissione Antimafia dell’ Ars e al presidente della commissione Antimafia nazionale.