In Italia nove milioni di ettari di foreste e quasi due milioni di altre terre boscate, coperto il 35% del territorio nazionale.
Roma, 21 marzo – Nove milioni di ettari di foreste e quasi due milioni di altre terre boscate, che coprono il 35% del territorio nazionale: il patrimonio forestale italiano è tra i più ricchi e vari d’Europa. Nella giornata internazionale delle Foreste, dedicata nel 2024 al tema dell’innovazione, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica mette in evidenza l’importanza delle nuove tecnologie per difendere l’ecosistema forestale italiano e migliorarne la conoscenza.
Per il ministro Gilberto Pichetto, “le foreste svolgono un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi climatici e di sviluppo sostenibile”. “Il valore di biodiversità delle foreste – aggiunge Pichetto – si intreccia con la storia e la cultura italiana, rendendo il nostro patrimonio forestale un vero asset nazionale: per questo – conclude – stiamo lavorando, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la forestazione in quattordici città metropolitane, investendo anche sulla digitalizzazione delle Aree Protette, che aiuta la fruizione, la conservazione e la semplificazione amministrativa”.
La giornata, istituita per la prima volta nel 2012 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica e le generazioni future sull’importanza delle foreste quali strumenti centrali nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici e dare giusto risalto al valore del patrimonio forestale nazionale, alla necessità della tutela dei boschi vetusti e degli alberi monumentali.
In aderenza all’ambizioso quadro europeo in tema di Biodiversità per il 2030, il MASE è fortemente impegnato nell’accompagnare gli Enti Gestori di Parchi e Aree Marine protette nelle azioni volte a proteggere la biodiversità e assicurare il mantenimento dei servizi ecosistemici. Una crescente attenzione è dedicata agli impegni dovuti alla sottoscrizione delle Convenzioni UNESCO, in particolare quelli relativi alla Convenzione per il Patrimonio Mondiale, al Programma Man and the Biosphere e alla Convenzione sul Patrimonio culturale immateriale.