Giuffrida (PD): “Trasformiamo le idee in progetti concreti per la Sicilia senza divisioni”
PALERMO – “Qui c’è buona parte della classe dirigente siciliana, che sta già lavorando nei territori, nelle istituzioni di Palermo, Roma e Bruxelles. Assieme al mondo dell’impresa, degli enti pubblici, dell’associazionismo, dell’università, della cultura. E’ il momento di rimboccarsi le maniche e trasformare tutte le idee che sono venute fuori in questi due giorni in un progetto, con obiettivi e scadenze ben precise, per la Sicilia. Un nuovo modello di sviluppo”. Così l’europarlamentare del Pd, Michela Giuffrida, nel suo intervento alla giornata conclusiva di Sicilia2.0 a Palermo.
“Qui c’è il governo regionale, c’è il governo nazionale, e il Pd non è più il partito del «vorrei ma non posso» ma il partito del «voglio, dunque faccio». Dunque è proprio su questo che dobbiamo concentrare le energie. Ecco perche tutti i giorni mi chiedo: cosa può fare ognuno di noi?
Questo è lo spirito del gruppo di cui faccio parte, la delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo, il più numeroso gruppo dell’S&D, in cui ognuno di noi fa gioco di squadra.
Non è vero che Bruxelles e Strasburgo sono distanti dalla nostra Sicilia – continua l’eurodeputato – anzi sempre più le politiche europee diventano decisive per il destino delle istituzioni regionali e locali, per le nostre aziende, per le nostre famiglie, per i giovani.
Cosa faccio io? Lavoro perchè sviluppo regionale, fondi comunitari, agricoltura, politiche per il Mediterraneo, abbiano ricadute concrete e fruttuose nella mia Sicilia. Mentre il provincialismo tipico di certa politica langue in una lamentosa sicilianitudine e dimentica che il futuro passa, più che dalle singole realtà regionali, attraverso le strategie delle macroregioni, come quella Adriatico-Ionica, della quale sono relatrice in Parlamento, che include la Sicilia e che avrà una cabina di regia nazionale coordinata dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero degli Affari esteri.
Ho già scritto a tutti i presidenti delle Regioni, compreso naturalmente il nostro presidente Crocetta – annuncia Giuffrida – e la prossima settimana incontrerò Sandro Gozi per concordare una riunione di coordinamento della cabina. Il primo atto sarà l’individuazione di un progetto operativo che l’Italia dovrà poi presentare al Governing Board”, organismo che sovrintende alla Strategia della Macroregione Adriatico-Ionica. Si tratta di 8 Paesi protagonisti, 13 Regioni italiane interessate, 70 milioni di cittadini coinvolti.
“Una frontiera che non è futuribile ma – conclude l’eurodeputato del Pd – mutuando il tema di questa due giorni, è già presente. Per questo motivo ogni secondo che impieghiamo a polemizzare è tempo perso. Pensiamo, lavoriamo senza divisioni, facciamo. Senza parlarci addosso”.