Roma, 7 ottobre 2015 – “Divieto per i magistrati di partecipare a trasmissioni televisive, nelle quali vengono trattate vicende processuali in corso”. Lo propone il consigliere laico del CSM, Pierantonio Zanettin, con un emendamento alla circolare sugli incarichi extra giudiziari, oggi all’esame del plenum. “I processi mediatici, che sempre più frequentemente vengono celebrati nei talk show televisivi, in particolare relativi a fatti di sangue o a sfondo sessuale – afferma Zanettin – finiscono per produrre effetti distorsivi sull’opinione pubblica e addirittura possono incidere sulla serenità degli stessi organi giudiziari, soprattutto quando sono integrati da soggetti non professionali, come le Corti di Assise. La stessa Corte di Cassazione, nel processo Meredith, ha stigmatizzato le pressioni mediatiche, che avevano condizionato i processi di primo e secondo grado. Per questo – conclude il consigliere laico – in attesa che il legislatore si pronunci sul fenomeno in generale, appare necessario che almeno i magistrati si astengano dal partecipare alla spettacolarizzazione della giustizia”.