gianni di gennaro, 08/04/2015 Ragusa – Sicilia – Gli omicidi del santo di maggio è il titolo della fatica letteraria di Enzo Meli, uno scrittore ragusano “doc” che ha voluto cimentarsi raccontando una storia di fantasia, della sua terra di origine e di vita.
Sarà lo iodio che respira nella sua Marina di Ragusa intrisa di mare, sarà l’amore per la sua Isola, ma Enzo Meli con questa storia, bene articolata e per nulla banale, ha dato ampia dimostrazione, qualora ve ne fosse stato bisogno, di essere un abile scrittore.
Un susseguirsi di eventi molto verosimili e avvincenti che non lasciano spazio a momenti di pausa, un libro, per dirla in parole povere, che si legge in “unica soluzione”.
Persino i personaggi, nonostante le loro manie, le abitudini e quant’altro, assumono atteggiamenti credibili e convincenti.
L’autore infatti, riesce a tracciare, su ognuno di loro, indoli e caratteristiche diverse che ben si intersecano tra loro, interagendo in modo intelligente.
I dialoghi risultano, in ogni passaggio, naturali, intelligenti e consapevolmente credibili.
Pur non essendo un assiduo lettore di libri gialli, trovo molto coinvolgenti le descrizioni di Meli, riguardanti tutti i suoi personaggi, siano essi vittime o persecutori.
Meli, con questa sua opera, che auspico non rimanga “solitaria”, è riuscito a far percepire ai lettori, emozioni e momenti, che sono molto più presenti nelle scritture cinematografiche e teatrali.