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Grecia. Ingroia: “Da Tsipras lezione di democrazia, con Renzi le cose sono assai diverse”

Roma, 29 giugno 2015 – “Ad appena cinque  mesi dalle elezioni in Grecia Alexis Tsipras non solo sta portando avanti il mandato avuto dagli elettori, e cioè quello di chiudere con le politiche di austerity ma, contro il furore ideologico dei neoliberisti dell’Europa dei burocrati e delle banche, ha deciso di chiamare un’altra volta a raccolta il suo popolo per un referendum sulle richieste della ex troika. Un referendum di tenore simile era stato indetto nel 2011 anche dai predecessori di Tsipras, che allora governavano con una maggioranza anomala di conservatori e socialisti, ma l’Europa gli impose di cancellarlo. Non solo. Tsipras ha coinvolto nella sua proposta anche il Parlamento greco che ha ratificato la consultazione del prossimo 5 luglio”. Lo ha detto il presidente di Azione Civile Antonio Ingroia.
“Per fortuna in qualche paese il mandato popolare è ancora il motore della democrazia. In Italia le cose sono ben diverse. Da anni, ormai, nonostante libere elezioni nel 2013, al governo siede qualcuno non eletto e la maggioranza che lo sostiene non è quella uscita dalle urne. Monti, Letta e Renzi, al contrario di Tsipras, hanno sempre avuto un’idea proprietaria della democrazia. Tsipras continua, anche con il referendum, a considerare il popolo sovrano. Renzi e i suoi predecessori, invece, riconoscono come unica sovranità quella delle banche e della ex troika di cui sono e sono stati fedeli servitori con i risultati, in termini di indicatori economici, che tutti conosciamo e con lo smantellamento sistematico dei principali diritti sociali”.

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