Incertezza. I presidenti di Regione hanno dato il via libera all’obbligo di green pass per i luoghi a rischio assembramento. La decisione finale spetta al governo per il via libera del decreto che prevede di esibire (anche in zona bianca) il certificato verde o green pass. Il decreto dovrebbe entrare in vigore già lunedì 26 luglio scongiurando così il rischio dei cambia di fascia. Per l’uso del green pass dovrebbero essere individuate tre categorie. Tra le ipotesi, al vaglio del governo, ci sarebbe quella di non prevedere obblighi per le consumazioni al bancone del bar mentre il green pass obbligatorio sarebbe necessario per il servizio al tavolo al chiuso. I ristoratori ragusani sono preoccupati per l’incertezza delle regole, delle reazioni dei clienti, ma anche della possibilità di doversi improvvisare controllori.
“Le preoccupazioni sono tante – spiega il presidente provinciale di Confimprese iblea, Pippo Occhipinti –
Il dibattito è aperto sulla lista di attività per le quali sarà indispensabile il certificato anticovid. Preoccupano, intanto, l’aumento dei contagi e la diffusione della variante Delta in provincia di Ragusa. “E’ un dato che preoccupa –commenta il presidente provinciale di Confimprese – L’invito che rivolgo a tutti i colleghi di essere molto attenti e scrupolosi nell’utilizzo di tutti i dispositivi anti Covid. Non possiamo, nuovamente, subire ulteriori restrizioni o chiusure forzate a causa del diffondersi della pandemia. Sarebbe un colpo durissimo, devastante, per il settore della ristorazione e dell’ospitalità”.