Guardie mediche più sicure. L’ordine dei medici di Ragusa su recente episodio di violenza
GUARDIE MEDICHE PIU’ SICURE. L’ORDINE DEI MEDICI DI RAGUSA INTERVIENE SUL RECENTE EPISODIO DI VIOLENZA AVVENUTO IN PROVINCIA DI CATANIA E CHIEDE ALLE AUTORITA’ PREPOSTE DI GARANTIRE PIU’ TUTELA PER I MEDICI ATTRAVERSO ADEGUATE MISURE DI SICUREZZA.
RAGUSA – Più tutela nei presidi di guardia medica per permettere al personale di svolgere in sicurezza e serenità il proprio lavoro. Con questo invito, rivolto alle autorità preposte, l’Ordine provinciale dei Medici e Chirurghi di Ragusa interviene sul recente, ennesimo e gravissimo episodio che ha visto protagonista una giovane dottoressa di turno in una guardia medica nel catanese, aggredita e violentata da un uomo che si era finto paziente. Sul caso è intervenuto il presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani, che ha ribadito con fermezza l’importanza di assicurare ai medici, la maggior parte donne, di operare in condizioni di sicurezza, necessaria tra l’altro per mantenere sempre quel rapporto di fiducia bilaterale che deve esserci tra medico e paziente. La Federazione lancia anche la proposta, valutandone la fattibilità, di spostare i presidi di guardia medica in luoghi più protetti, come le Stazioni dei Carabinieri o le postazioni di Polizia. Proposta accolta anche dal presidente dell’Ordine di Ragusa, Salvatore D’Amanti: “Chiederemo alle autorità preposte di garantire la sicurezza e di tutelare in ogni modo chi lavora nelle guardie mediche quasi sempre costretto a farlo da solo, soprattutto di notte. In merito a questo, proporremo di valutare la possibilità di prevedere una vigilanza stabile, con la presenza di vigilantes che possano intervenire prontamente in qualunque momento, o il trasferimento dei presidi di guardia medica in luoghi più sicuri, con più gente, come ipotizzato dal presidente della federazione, come le stazioni dei Carabinieri o le centrali di Polizia”.