Catania – I giovani siciliani del Codacons rompono il silenzio e lanciano un appello diretto ai due leader protagonisti del conflitto in Ucraina: il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Presidente russo Vladimir Putin. Un messaggio chiaro, forte e accorato: “Fermate la guerra prima che sia troppo tardi”.
I rappresentanti dei giovani del Codacons esprimono il loro pensiero con parole forti: “Noi giovani non vogliamo ereditare un mondo fatto di odio, macerie e vendette. La guerra non è una soluzione, è solo distruzione. Chiediamo ai due presidenti di mettere da parte le armi e sedersi a un vero tavolo di pace. Ogni giorno che passa è un giorno perso per l’umanità, un giorno in cui innocenti muoiono mentre chi potrebbe cambiare le cose resta fermo sulle proprie posizioni.”
Nel loro appello diretto a Zelensky e Putin, i giovani insistono sulla responsabilità della storia: “Presidente Zelensky, Presidente Putin, la storia vi ricorderà non per le battaglie vinte, ma per la pace che avrete il coraggio di costruire. Non c’è vittoria che valga la sofferenza di milioni di persone, di bambini strappati alla loro infanzia, di famiglie spezzate per sempre. La guerra ha già fatto troppo male, fermiamola ora!”
I giovani del Codacons non sono soli in questa battaglia. A sostenerli con forza c’è il Segretario Nazionale Francesco Tanasi, che si unisce al loro appello con un messaggio chiaro:
“L’iniziativa dei giovani del Codacons è un segnale forte: i giovani non vogliono un futuro fatto di guerra e distruzione, ma di dialogo e pace. Il Codacons è sempre stato dalla parte dei cittadini e non può restare in silenzio davanti a questo dramma. Oggi più che mai è necessario che i leader mondiali ascoltino le nuove generazioni e facciano scelte di pace, non di guerra.”
Dal territorio siciliano arriva un’ulteriore riflessione dai giovani promotori dell’appello: “Siamo figli di un’isola che ha sempre accolto, che ha sempre creduto nel dialogo. E oggi, da qui, vogliamo lanciare un messaggio al mondo: basta sangue, basta bombe, basta dolore.”
Il Codacons Sicilia chiede un impegno concreto alla comunità internazionale per spingere i due leader verso un accordo di pace. “Non possiamo più permetterci di essere spettatori. È il momento di alzare la voce e dire che vogliamo un futuro di speranza e non di distruzione.”
L’appello è chiaro: la guerra deve finire. E finché ci sarà anche solo una voce a chiederlo, la pace sarà ancora possibile.