La denuncia del consigliere Morando: “Le scelte sbagliate della giunta Piccitto. Ieri all’ufficio di piazza della repubblica a ibla c’erano due dipendenti che non conoscevano una parola d’inglese. Uno spettacolo imbarazzante con la città invasa dai visitatori”
Ragusa, 25 maggio 2015 – “Solo nella giornata di ieri, a Ibla, c’erano ben nove pullman. Facendo un rapido calcolo, significa che, in mattinata, circolavano per le viuzze dell’antico quartiere barocco qualcosa come cinquecento visitatori provenienti da ogni dove, per non parlare di quelli che sono arrivati con le proprie auto e le proprie moto”. A rilevarlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, per un motivo ben preciso. “E’ necessario – dice – potenziare il più possibile il discorso legato all’accoglienza turistica e, soprattutto, alle info da fornire ai visitatori. Purtroppo, siamo, ancora una volta, a mettere in rilievo una serie di anomalie. Quanto abbiamo denunciato nei mesi scorsi, in aula, si è puntualmente materializzato. Faccio riferimento al rifiuto opposto dall’Amministrazione comunale rispetto alla necessità di predisporre un progetto speciale per il personale dipendente dell’ufficio turistico. Al contrario, invece, la Giunta ha operato, al fine di garantire il potenziamento del servizio, attraverso il reperimento di personale altro in settori che nulla hanno a che vedere con il turismo, come quello della biblioteca o dell’archivio storico. Il risultato? Ieri mattina, nell’ufficio turistico di piazza della Repubblica, c’erano due dipendenti, uno proveniente dall’archivio storico e uno dalla biblioteca, che, nonostante la grande dedizione, hanno dato vita, senza volerlo, ad una situazione imbarazzante. Infatti, nessuno tra questi conosceva una parola d’inglese e immaginate la figura che ha fatto la città di Ragusa nell’avere predisposto l’accoglienza turistica, in una giornata di grande afflusso come quella di ieri, con tale sufficienza e approssimazione. Quella di destinare personale non idoneo all’ufficio turistico si sta dunque rivelando una scelta controproducente anche perché nessun tipo di formazione specifica è stata predisposta in precedenza. Era necessario che proprio dall’ufficio turistico potessero arrivare risposte importanti. E, purtroppo, così non è stato. Tutto ciò rappresenta, ovviamente, un grosso limite. Ancora una volta, nonostante le potenzialità che il quartiere barocco sta facendo registrare in termini di presenze, dobbiamo fare i conti con una serie di defaillance che rischiano di limitare, e di parecchio, le opportunità di crescita in questo settore. Oggi Ibla ha bisogno di potere contare su un respiro sempre più internazionale. E ritengo che l’Amministrazione comunale di Ragusa debba considerare con la massima attenzione questi aspetti che non sono affatto secondari”.