Aurora Muriana, Acate (Rg), 18 novembre 2024 – Grande partecipazione di pubblico, anche di giovane età, si è avuta l’altro ieri sera – sabato 16 novembre 2024 – al Castello dei Principi di Biscari di Acate per la presentazione del libro Il filo dei ricordi di Carmelo Di Martino, perito agrario nonché persona politicamente attiva. Il titolo del volume ne esprime i contenuti, che si inseriscono su uno sfondo costituito da un meraviglioso mondo fatto di cose semplici (di alcune delle quali quasi si percepiscono suoni, sapori e odori).
Indubbiamente presente in sala l’intera famiglia dell’autore, prima fra tutte la più intima; previsto pure un collegamento tramite videochiamata con una delle figlie, che vive fuori sede.
Hanno dato il via alla serata il professore Emanuele Ferrera, che ha successivamente dialogato con l’autore, e le cariche istituzionali (il sindaco, Gianfranco Fidone; la Presidente del Consiglio Comunale, Cristina Cicero; l’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Raffo) per i saluti iniziali e per ribadire la personale amicizia con Carmelo come pure la semplicità che lo caratterizza.
Ha poi preso parola il parroco della Parrocchia San Nicolò di Bari della cittadina iblea, don Mario Cascone, che ha evidenziato la semplicità di scrittura e la scorrevolezza nella lettura del volume, tutto in uno stile naïf (prendendo in prestito un termine più appropriato per la definizione di una certa tipologia di arte). Una sua importante osservazione è stata quella per cui ognuno dovrebbe esaltare il ricordo degli avvenimenti passati per poter costruire “bene” il futuro. Legame con la famiglia, lavoro in comune e fede in Dio sono aspetti di vita dell’autore riportati anche in vari capitoli de Il filo dei ricordi; questo rende sicuramente significativo il libro.
Emozionato e capace di toccare il cuore dei presenti il signor Daniele La Lota [responsabile della delegazione Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC) di Vittoria, Ragusa e Siracusa], che ha spiegato alcuni aspetti della malattia e accennato all’attività dell’associazione ma soprattutto ha raccontato la propria testimonianza in merito, avendo un familiare affetto da tale patologia.
Un ringraziamento sincero è stato rivolto dall’Onorevole Giorgio Assenza (attualmente deputato all’Assemblea Regionale Siciliana – ARS) a tutti coloro che si spendono ogni giorno per alleviare le sofferenze delle persone che affrontano quotidianamente problemi seri. Il libro Il filo dei ricordi è stato da lui definito la seconda puntata rispetto alla prima pubblicazione del Di Martino: se ne Il Paradiso perduto sono i luoghi dell’infanzia e il paesaggio ad avere un ruolo di prim’ordine – ricordando attraverso essi la gente che ha fatto parte della sua vita –, nel libro fresco di presentazione spiccano invece le persone, emergendo l’amore di Carmelo per la natura, la famiglia (in particolare la sua cara mamma), gli affetti, l’impegno sociale.
Impossibilitata a presenziare all’evento la professoressa e scrittrice Rosa Maria Assenza per via di un imprevisto dell’ultimo momento. È stata lei a scrivere la prefazione del libro appena presentato e a curarne la stesura ma soprattutto ad essere stata portata da Carmelo in quei luoghi già per la scrittura della prima pubblicazione (Il Paradiso perduto), a raccogliere i suoi racconti attraverso un ascolto estasiato e a tramutarli in suggestioni da consegnare ai lettori.
Il giornalista Ferrera ha tuttavia supplito sapientemente all’assenza della relatrice. Tra le prime battute dell’introduzione da lui stesso curata si legge: «Un inno alla riscoperta dei valori antichi, ma sempre attuali il suo, scritto in maniera semplice ma certamente con un cuore nobile, dove le lodi per un mondo che non esiste più, assumono le sembianze di un testamento per le nuove generazioni. Un libro che profuma di cose sudate, di onestà, di sentimenti ora purtroppo affievolititi, che riconcilia con un passato da non dimenticare. Con la speranza che quel “Paradiso perduto” evocato alla sua prima prova letteraria, tutti e non solo Carmelo Di Martino, lo possiamo non soltanto vagheggiare ma in parte ritrovare e custodire.».
Voce “storica” di tante manifestazioni culturali acatesi – come definita da Emanuele Ferrera – quella del docente Giovanni Lantino, che attraverso l’appropriatezza dei toni di lettura ha ben interpretato i sentimenti raccontati nel libro dal protagonista e, proprio a detta dell’autore, con la mente e con il cuore ha fatto rivivere a lui personalmente i propri ricordi.
«Ogni giorno mia madre mi preparava una gustosa colazione con pane e salsiccia fatti da noi in casa, da consumare a scuola. […] Nonostante tutto fosse così precario, […] un’emozione intensa mi pervade il cuore, ripensando a quei momenti di spensierata allegria.». (Di Martino C., Il filo dei ricordi, pp. 42, 46)
Visibilmente partecipe la maestra Aurora Muriana – nonché autrice del presente articolo – perché per lei e per la sua famiglia la presentazione del libro è stata un’ulteriore particolare occasione per fare un salto nel passato. Loro conoscono bene quei luoghi che fanno da sfondo a entrambi i libri scritti dall’amico Carmelo; amicizia e stima legano le rispettive famiglie.
Comune origine modicana di Carmelo e Nino, dottore agrario e insegnante, papà di Aurora, scomparso quasi trent’anni fa; pure comuni interessi agronomici tra i due. Carissimo l’augurio – espresso in pubblico e arrivato fino al cielo – da parte di Carmelo all’amico fraterno Nino, visto che la data scelta per la presentazione del libro coincideva con il compleanno dell’amico scomparso prematuramente. Carmelo resterà sempre l’allora ragazzo definito buono e semplice dall’amico Nino. La pianista, pur senza rivelarlo ai presenti, ha intimamente dedicato al suo caro papà il brano da lei stessa suonato a conclusione della serata, My way, in un particolare arrangiamento jazz – ora quieto ora energico e vigoroso – perché molto apprezzato dal padre.
Di Martino ha poi dichiarato quanto segue. «Evento riuscito! Sono stato onorato dai miei compaesani, e non solo. Un ringraziamento particolare va al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore alla Cultura, all’Onorevole Giorgio Assenza, al signor Daniele La Lota e agli altri intervenuti. Sono felice anche perché parte del ricavato dalla vendita del presente libro sarà devoluto alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica».
A concludere la serata sono stati la consegna di omaggi floreali alle due donne coinvolte nella manifestazione e di targhette di partecipazione non solo a quanti erano seduti al tavolo della presentazione ma altresì a varie altre personalità che hanno dato un contributo pragmatico e artistico alla stesura del libro. Un rinfresco finale ha deliziato tutti i convenuti.
Che il volume sia una buona lettura per tutti, come auspicato dall’autore nell’introduzione allo stesso!