Un’esperienza di vendita e di acquisto diretta. Con un ruolo attivo del produttore agricolo nel rapporto con i consumatori fatto anche di fiducia, di confronto e scambio di informazioni. Undici gli stand dei produttori agricoli, gestiti in maniera autonoma, 18 gli associati che provengono dai comuni limitrofi con un numero di visitatori in continua crescita.
Tra le “novità” la casa del the con gli infusi fatti in maniera artigianale, ortaggi e primizie dell’orto, prodotti da forno, latticini, legumi, e la carne di un’azienda rigorosamente locale. Sono i “numeri” del mercato degli agricoltori gestito dall’associazione Km 0 che ogni venerdì mattina “occupano” la piazzetta di via Mongibello nella parte alta di Ragusa. Questo tipo di vendita indirizza da un lato le scelte del consumatore verso prodotti locali, freschi e stagionali, dall’altro il produttore verso le richieste di un consumatore sempre più informato e consapevole.
Un mercato dove si sceglie di prediligere la filiera corta, la selezione consapevole del cibo buono, genuino e naturale, la ricerca di prodotti di stagione delle campagne come frutta, verdura, vino e tanto altro, sia fresche sia trasformate in confetture, succhi, salami, formaggi.
Un momento di incontro tra chi produce e chi acquista tagliando, dalla logica commerciale, intermediari e passaggi di mano che danneggiano economicamente il consumatore e il produttore costretto a produrre sottocosto. Il regolamento interno dell’associazione Km 0 deve essere visionato dal consiglio di amministrazione e decide, a maggioranza, i nuovi ingressi di altri produttori o aziende agricole. “I nostri agricoltori vendono i prodotti del loro orto –commenta Bussello – e ci vogliamo attrezzare per la degustazione di ricotta calda e legumi”.
E’ una storia all’inverso quella del presidente dell’associazione che, dal 2009, dopo l’esperienza con la grande distribuzione, negli ipermercati, ha deciso di vendere direttamente nei mercatini. Un percorso che ha sortito gli effetti sperati.
“Ho deciso nel 2009 di non vendere più all’interno della grande distribuzione – precisa il presidente dell’associazione Km 0 – i prezzi erano troppo bassi, poco remunerativi. Cosi ho deciso insieme ad alcuni amici agricoltori di iniziare la vendita nei mercatini. Imponendo il prezzo di vendita senza ulteriori passaggi. All’inizio è stato faticoso. Nelle settimane successive mi sono reso conto che era un modo diverso di fare reddito e investire sul proprio futuro”.
Da qui l’inventiva e il “coraggio” di innovarsi con un grande “pentolone” per preparare la ricotta calda sul posto. “Oggi il mercatino è un punto di riferimento per chi vuole prodotti genuini delle nostre aziende”.
Marcello Digrandi