Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate: “Olio Tunisino e Arance Marocchine, la goccia (d’olio) che fa traboccare il vaso”
MODICA – “E’ un vero e proprio attentato ad uno dei settori trainanti della nostra economia quello che stanno facendo a Bruxelles con il consenso del PD”. Questo il commento del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, alla notizia che arriva dal Parlamento Europeo che ha dato il via libera all’accesso supplementare sul mercato dell’Unione di 35 mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero per il 2016 e il 2017. “Ho come l’impressione che l’UE usi la nostra agricoltura come merce di scambio nella politica internazionale. Dopo le arance marocchine arrivate nel 2014 è toccato all’olio tunisino lo scorso anno. Oggi l’aiuto supplementare che fa salire il totale a 89 mila tonnellate. Cosa c’è veramente dietro questi aiuti? Perchè si vuole penalizzare così tanto la produzione italiana ed in particolare siciliana? Che bisogno c’era di questo ulteriore aiuto alla Tunisia, il cui primo ministro, è bene ricordarlo, è uno dei maggiori produttori di olio dello Stato? Ecco che i dubbi sorgono spontanei sulle reali intenzioni di questo provvedimento che distruggerà il mercato dell’olio come ha fatto con quello delle arance nel 2014. Oggi come allora il PD ha dato il suo assenso. Lo stesso partito che governa a Palermo mette la croce sull’agricoltura siciliana. Impossibile, soprattutto per piccoli e medi coltivatori, competere sul mercato contro l’olio tunisino che già di per se ha costi di produzione bassissimi. Ecco perchè il consumo di olio extracomunitario è cresciuto del 734%, i consumatori sono attratti dai prezzi bassissimi e spesso non guardano alla qualità del prodotto. Infatti, quello che arriva sulle nostre tavole, è un olio prodotto senza dover sottostare ai rigidi protocolli ambientali e fitosanitari europei. Quindi l’UE da un lato obbliga i nostri produttori a rispettare tutti i vincoli sanitari, dall’altro apre il mercato ad un olio prodotto senza il minimo rispetto per questi vincoli, favorendo di fatto una concorrenza sleale. A Marzo la plenaria dell’Europarlamento dovrà esprimersi definitivamente in merito all’ulteriore apertura verso la Tunisia. Mi appello al Governatore Crocetta perchè, anche contro le direttive di partito, possa farsi portavoce di questo grido d’allarme nella conferenza Stato – Regioni e quindi mettere pressione ai nostri parlamentari europei di lottare contro l’omicidio della nostra agricoltura”.