Il teatro di Shakespeare sabato e domenica a Ragusa
Ragusa, 12 novembre 2014 – Amleto si intreccia con Otello ed ancora con un’altra famosa tragedia, quella degli innamorati Romeo e Giulietta. Un originale ma al tempo stesso dissacrante e divertente omaggio a William Shakespeare e al suo teatro in modo da raccontarne le varie sfumature secondo le scelte di regia che rilanciano la forza della parola che si trasforma in azione, superando dunque se stessa. Sabato 15 novembre alle ore 21 e domenica 16 novembre alle 18 all’auditorium della Scuola dello Sport di Ragusa andrà in scena “Malintesi Shakespeariani”, un divertente atto unico tra pantomima e parodia che vedrà sul palco ben 34 protagonisti tra attori e allievi dei laboratori teatrali. E’ il primo appuntamento della decima stagione teatrale “Palchi DiVersi” organizzata a Ragusa dalla Compagnia G.o.D.o.T. diretta da Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna. Propone l’unione di più opere del celebre autore all’interno di un unico momento teatrale con un lavoro di intreccio operato dal regista Bonaccorso con la dichiarata volontà di celebrare la parola-azione. “Due le scelte operate: la pantomima e l’ironia – spiega il regista Bonaccorso – Per quanto riguarda la pantomima posso dire che non si tratta della scelta di un genere. Per me, nel gesto si nasconde il vero senso del teatro, più che nella parola. Sembrerebbe una contraddizione, visto che, soprattutto per quanto riguarda Amleto, stiamo trattando i testi dei testi, essenzialmente di parola, e che parola. Non lo è, perché Shakespeare attua, soprattutto in Amleto, un’invenzione straordinaria: la trasformazione della parola in azione. E se la parola in Shakespeare è azione, per un fatto di transizione, tanto più lo è in un’opera dove la maggior parte delle battute sono del protagonista. Per quanto riguarda l’ironia credo, senza voler essere blasfemo, che Amleto per esempio non potrebbe che essere un creatore di farse, perché ciò che è profondamente tragico nasconde in sé qualcosa di totalmente comico, e viceversa”. Ma all’interno della rappresentazione teatrale che sarà in scena sabato e domenica c’è anche una lettura diversa del travagliato rapporto di Amleto con la madre Gertrude, interpretata da Federica Bisegna, nei fatti motore dell’angoscia del figlio. Un prologo scritto dalla stessa Bisegna introduce un excursus ironico della storia, capovolgendo la finta messa in scena degli attori chiamati da Amleto e offrendo anche un parallelismo con il personaggio pirandelliano Enrico IV, che come Amleto si finge pazzo. “E nella finzione della pazzia c’è la ricerca della verità – spiega ancora Bonaccorso – Una ricerca finta nel caso di Amleto, perché egli la conosce già, ma vuole una conferma. Per me l’autopsia rappresenta questa ricerca, fuori e dentro se stessi. In realtà si tratta di due tipi di autopsia: una mentale, quella di Amleto che scava nella sua coscienza, e una fisica. Per quanto riguarda la parodia ho puntato sul parallelismo tra la storia di Romeo e Giulietta e quella di Otello, da cui prende il titolo tutto lo spettacolo. Anche qui Federica Bisegna ha creato un prologo ironico, affidato alla nostra Anita Pomario. In fondo, sia nell’una che nell’altra storia, tutto avviene per dei “malintesi”: in Romeo e Giulietta la protagonista crede morto il proprio amato; in Otello il protagonista crede fedifraga la propria amata”. E proprio su questo si innescano sollecitazioni umoristiche a catena. “Malintesi Shakespeariani” vuol celebrare i 450 anni dalla nascita di Shakespeare ma omaggiare, proprio con il riferimento alla pantomima, anche i 100 anni dalla prima apparizione di Charlie Chaplin al cinema con il personaggio di Charlot. Intanto prosegue la campagna promozionale “Un biglietto, una stagione” che permette agli spettatori di diventare sponsor acquistando un biglietto per un spettacolo a scelta. La rassegna ha il supporto della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Per info: 339.3234452 – 338.4920769 o info@compagniagodot.it.