Roma, 26 febbraio 2015.- “Il mio emendamento, che individuava, nell’aumento dei canoni demaniali sulle trivellazioni, la soluzione per consentire l’eliminazione totale dell’Imu in agricoltura- ha dichiarato il senatore forzista Antonio D’Alì- non è stato accolto dall’Aula per soli nove voti. Il Nuovo Centrodestra regge un Governo che condanna il settore agricolo a morire non solo di crisi, ma anche di tasse. Quale crescita potrà mai esserci se l’unica cosa che cresce sono le tasse”. Disappunto sulla scelta del Governo è stato espresso anche dalla senatrice azzurra, Cinzia Bonfrisco. “Con grande amarezza- ha sottolineato la parlamentare di Forza Italia- registriamo la sordità del governo a ogni nostro tentativo di cancellare l’Imu agricola con una copertura finanziaria, quella dell’aumento dei canoni delle trivellazioni sulle coste italiane, che avrebbe consentito agli agricoltori di non dover sottostare ad una ingiusta patrimoniale, oltre alla crisi dei prezzi che già vivono. Per soli nove voti Forza Italia non è riuscita a far passare il suo emendamento. Chi non ha votato a favore si è assunto una grande responsabilità.