IMU agricola. Movimento Forconi: “Non rimane che l’occupazione dei Comuni”
Avola (Sr), 21 febbraio 2015.- “L’ANCI Sicilia esca dall’ipocrisia e dica cosa intende fare per la questione IMU sui terreni agricoli. Una prima riunione sull’argomento il 25 Febbraio alle 18,30 a Barrafranca, per parlare con i Sindaci e con gli agricoltori dell’ennese. Noi non possiamo pagare l’IMU agricola !! Abbiamo ascoltato con attenzione e con stupore la dichiarazione dell’Assessore Caleca presso la sala riunioni dell’ex ESA a Catania, appena rientrato da una missione romana per tentare di ammorbidire il Governo sulla questione IMU, che finalmente con chiarezza ha squarciato quel velo pietoso di ipocrisia istituzionale rendendo ufficiale la risposta del Governo centrale: niente da fare, l’IMU si paga. L’avevamo sospettato !! Non rimangono alternative, non resta che mettersi in moto ed invitare i nostri colleghi agricoltori siciliani ad occupare ad oltranza le aule Consiliari dei loro Comuni in cui si paga, sperando di stanare i Sindaci da questo stucchevole doppiogiochismo. Se qualcuno ha altre soluzioni, per evitare iscrizioni a ruolo tra qualche mese e le conseguenze che tutti conoscono, si faccia avanti, per noi è l’unica strada che rimane per capire cosa vogliono fare i primi cittadini, visto che a parole sono tutti li ad esprimere solidarietà ai loro concittadini. Non pensiamo che possa esserci un solo Sindaco intellettualmente onesto che immagini di rimpinguare i bilanci del suo comune sulla pelle di un settore che tutti sanno essere già in ginocchio per mille altri motivi. Hanno “protestato” tutti in difesa degli agricoltori ma la protesta è stata, “poco efficace”, forse è il momento di passare la voce agli agricoltori. L’ANCI Sicilia esca dall’ipocrisia e dichiari nettamente la sua posizione, non abbiamo bisogno di Sindaci che ricordano ai loro contribuenti che la Legge si applica, la Legge la si può anche cambiare, e per cambiarla occorre avere coraggio. Le farse sono cose da teatro”.