Milano, 21 ottobre 2014 – E’ stato pubblicato oggi il decreto di compatibilità ambientale per l’aumento di capacità di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi del termovalizzatore di Filago, nella Bergamasca.
Terminata positivamente la Via (valutazione di impatto ambientale) ora toccherà alla Provincia, ente competente, rilasciare l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) anche in base alle prescrizioni di Regione Lombardia.
“Premessa, doverosa: il caso Filago non ha nulla a che vedere con l’art.35 dello sblocca Italia. qui si tratta di rifiuti speciali pericolosi – spiega l’assessore regionale all’ambiente, Energia e sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. La procedura era iniziata, e mi riferisco naturalmente all’inceneritore dell’Isola Bergamasca, nell’ottobre 2011. Dopo aver ascoltato tutti i territori interessati e richiesto le valutazioni e le analisi ambientali ed epidemiologiche necessarie di Arpa e Asl, si è evidenziato, e questo è importante sottolinearlo, che non è emersa alcuna criticità dal punto di vista sanitario. Da qui la decisione – continua l’assessore Terzi – di tutti i Comuni interessati, tranne quello di Madone, Arpa, Asl e Provincia di Bergamo, di ribadire il proprio parere positivo alla richiesta di Ecolombardia. Un intervento – spiega ancora Terzi – che consentirà tra l’altro, grazie all’installazione di particolari sistemi all’avanguardia (Denox catalittico) di ridurre addirittura le emissioni inquinanti nell’aria (dal Pm10 agli ossidi di azoto fino all’ammoniaca), passando dagli attuali 200 mg/Nm3 ad un valore decisamente inferiore di 80, ben sotto il limite massimo consentito dalla legge”.
“Insomma, rimarca l’assessore bergamasco, abbiamo non solo inserito limiti più stringenti, controlli dell’aria e sulla salute per i cittadini più costanti e precisi ma abbiamo scelto di andare oltre l’osservatorio tecnico ipotizzato dal Comuni di Filago per dare il via ad un Osservatorio ambientale vero e proprio per tutta l’Isola Bergamasca che coinvolge i Comuni, la Provincia, Arpa, Asl e Regione e le aziende del territorio con l’obiettivo dichiarato di ampliare l’area di controllo e verifica, dunque non più solo sull’inceneritore in questione, ,ma anche essere propositivi per ulteriori interventi complessivi mirati al miglioramento della qualità dell’ambiente in un territorio già così saturo di attività industriali”.
A coordinare e presiedere il tavolo sarà il sindaco di Madone. “La cosa che più mi stava a cuore era quella di avere l’assoluta certezza che non ci fossero ricadute negative sulla salute dei cittadini residenti. Questione imprescindibile per il territorio originariamente sostenuta anche dal Comune di Madone e che come assessorato competente abbiamo sposato fin da subito”.