“La Donna nella Grande Guerra”, di questo si è parlato sabato scorso a Vittoria nel suggestivo Chiostro delle Grazie – Sala Emanuele Giudice. La conferenza organizzata dalla FIDAPA e dall’Associazione Culturale Lamba Doria, con il patrocinio del Comune di Vittoria, ha riscontrato ampia partecipazione e interesse.
“Abbiamo voluto contribuire anche noi – ha detto la presidente della FIDAPA, Sonia Segreto – alle celebrazioni in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, ricordando l’importante ruolo che le donne hanno svolto in quegli anni. La conferenza di oggi segna anche l’inizio del nuovo anno sociale e quale miglior modo se non ricordando le gesta di tante donne che, negli anni della grande guerra ,“rivoluzionarono”, anche se per poco, la società dell’epoca oltre a fornire un concreto contributo spinte dall’amor patrio”.
A relazionare Giancarlo Francione, referente per Vittoria dell’Associazione culturale Lamba Doria, nonché appassionato di storia e con all’attivo diverse pubblicazioni.
“La donna – ha spiegato Francione – negli anni della grande guerra ebbe un ruolo importantissimo. Si potrebbe parlare di un vero e proprio riscatto sociale che portò, anche se per breve tempo, ad una rivoluzione culturale che terminò con la fine della guerra. Le donne, infatti, sostituirono in quegli anni gli uomini in tutto e per tutto. Non solo più custodi del focolare ma anche impiegate nell’industria e nei campi”.
Negli anni della grande guerra, infatti, mentre gli uomini erano impegnati al fronte, toccò alle donne occuparsi dell’economia generale del paese. Molte furono impiegate nelle industrie, comprese quelle belliche, altre si occuparono del lavoro nei campi e molte altre trovarono impiego nelle infermerie.
“Questo cambiamento – sottolinea Francione – che portò ad una indipendenza economica per le donne, generò un vero e proprio mutamento anche nelle abitudini sociali. Ma non solo, in quegli anni, grandi personalità femminili si distinsero per la difesa dei diritti dei lavoratori e per l’amor patrio”.
Nel suo excursus Giancarlo Francione ha infatti illustrato i risultati di alcune sue ricerche storiche dalle quali sono emerse le personalità carismatiche di alcune donne che, negli della grande guerra, si sono distinte spinte proprio dall’ amor patrio. Come ad esempio Luisa Zeni, reclutata come agente segreto italiano, che svolse una preziosa opera informativa o Vicktoria Savs, arruolata grazie all’autorizzazione personale dell’Arciduca Eugenio D’Asburgo, con il nome di Viktor Savs, che per la sua abilità come portaordini, soprattutto mediante l’utilizzo degli sci, riuscì a portare a termine numerose missioni.
“E’ indubbio – conclude Francione – che il ruolo della donna in quegli anni sia stato davvero fondamentale. Ricordare tutte le donne che hanno contribuito al sostentamento del nostro paese o che si siano distinte in prima linea al fronte ci aiuta anche a meglio comprendere il reale valore che la donna ha nella nostra società, oggi ancor più di ieri”.