Ragusa. 19.02.2025
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, i carabinieri della sezione di P.G. della Procura, unitamente ai finanzieri della sezione di P.G. della Procura, coadiuvati nella fase esecutiva da personale dei comandi di stazione competenti nei rispettivi territori (compagnie carabinieri di Modica-Noto-Augusta), hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.i.p. del Tribunale di Ragusa in data 11.02.2025 per la somma complessiva di €.699.811,37 in danno di un concessionario di auto usate di Ispica (RG) e di nr. 15 autovetture individuate nella proprietà e/o disponibilità di altri indagati.
L’attività di indagine, condotta dai CC della sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Ragusa, ha consentito di accertare – allo stato degli atti e nella presente fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contraddittorio con gli indagati – un’articolata condotta truffaldina posta in essere dal concessionario in questione, il quale, con il concorso altri soggetti coinvolti, provvedeva alla sottoscrizione di contratti di finanziamento con la società F.C.A. Bank (adesso C.A. Bank) relativi all’acquisto di autovetture presso la concessionaria, utilizzando documenti reddituali falsi e/o alterati, inducendo in errore la società creditrice circa la solidità economico-finanziaria dei soggetti richiedenti il finanziamento.
In tal modo, la concessionaria autovetture addiveniva alla vendita della singola automobile, conseguendo un duplice profitto: quello derivante dalla vendita e quello derivante dal raggiungimento di obiettivi e premi di vendita corrisposti dalla società F.C.A. al concessionario. Dall’altro lato, il singolo acquirente otteneva l’acquisto di una vettura che, in assenza degli artifici posti in essere, non avrebbe conseguito, e, in numerosi casi accertati, provvedeva all’alienazione del bene a terze persone, non coinvolte, a brevissima distanza dall’acquisto, in tal modo procurandosi l’ulteriore profitto derivante dalla vendita della vettura, in relazione alla quale non corrispondeva le rate del finanziamento sottoscritto.
Nell’ambito dell’attività di indagine venivano censiti 43 episodi di contratti di finanziamento sottoscritti per l’acquisto di altrettante autovetture con le modalità sopra riferite. Numerosi altri soggetti sono indagati per il delitto di reato di truffa in concorso.
L’attività ha consentito di sequestrare complessivamente n. 15 autovetture nei Comuni di Pozzallo (RG), Ispica (RG), Portopalo di Capo Passero (SR), Pachino (SR), Noto (SR), Rosolini (SR) e Priolo Gargallo (SR), nonché una rilevante somma di denaro nella disponibilità della parte interessata.
Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal G.I.P. in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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