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La “Blue Box” della Polizia di Stato approda a Carpi

CARPI (MO) – ​Nella mattinata di ieri, un’équipe specializzata della Polizia di Stato ha coinvolto nel progetto “Blue Box” duecento studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “L. Da Vinci” per parlare di disagio giovanile.

Così, la dott.ssa Laura Amato, Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi ha posto l’attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando – anche attraverso immagini e slide – la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, fornendo utili suggerimenti alle vittime di tali condotte.

Il Sostituto Commissario Elena Mazzeo della Divisione Polizia Anticrimine ha parlato della c.d. “tutela delle vittime vulnerabili”, collegandosi alla campagna della Polizia di Stato “Questo non è amore” dedicata alla violenza di genere. Il dott. Massimo Neri, dell’Associazione Onlus “Psicologi per i Popoli dell’Emilia Romagna” ha approfondito gli aspetti più prettamente psicologici riguardanti vittime e oppressori, analizzando vari comportamenti di disagio giovanile.

La “Blue Box”, una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, rimarrà presso l’istituto scolastico a disposizione di alunni e insegnanti, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili, fino al prossimo appuntamento, in programma il 6 febbraio a Modena.

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