Salvatore Cultraro, 24 settembre 2015.- Sempre più penalizzati i “vicari” scolastici, dalla riforma definita, “La Buona scuola”. Una categoria, quella dei vicari, drasticamente ridimensionata a partire dall’anno scolastico 2010/2011, con l’eliminazione dell’indennità di reggenza. Limitazioni continuate nel 2012/2014 con la negazione della qualifica di mansione superiore ed infine con la cancellazione totale degli esoneri con la Legge di Stabilità del 2015. Inoltre ai vicari non viene più assegnata nemmeno una quota di posti riservata all’interno dei concorsi per dirigenti scolastici ed il riconoscimento giuridico nei contratti sindacali. Una situazione, questa, denunciata dall’Anief, il noto e battagliero sindacato da sempre attento alle problematiche legate al mondo della scuola. “Con la Legge di Stabilità- si legge in una nota dell’Anief- i vicari dei presidi sono stati cancellati. Per almeno 1.500 scuole autonome e diverse migliaia di plessi distaccati si prevede una gestione davvero ad alto rischio: tutte quelle prive di preside e affidate in reggenza, infatti, dovranno fare a meno dei vicari, i quali, per effetto dell’ultima ex Legge Finanziaria, dovranno rientrare in classe”. “La mazzata finale alla categoria dei collaboratori del preside- spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – è arrivata con l’ultima Legge di Stabilità, che ha introdotto tre membri dello staff a sostegno del dirigente scolastico, ma nessuno con la funzione di vicario. Tanto, ha fatto anche sapere la Ragioneria dello Stato, ci saranno precari o i sovrannumerari confluiti in organico funzionale, già pagati dallo Stato, a disposizione del dirigente scolastico per essere utilizzati come collaboratori”. Ex vicari e nuovi collaboratori,quindi, giuridicamente ormai privati di “ogni potere”.