Ragusa, 8 dicembre 2014 – La città di Ragusa è stata riaffidata alla Vergine Immacolata. La tradizione, antichissima, si è ripetuta, dopo la celebrazione dei Primi vespri, presieduti dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, ieri sera, nella chiesa di San Tommaso, a Ibla. A recitare l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Vergine Immacolata il primo cittadino, Federico Piccitto. “Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”. Quindi il sindaco ha acceso un cero votivo e ha reso un omaggio floreale alla statua dell’Immacolata. Subito dopo, il vescovo, il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, il comandante provinciale dei Carabinieri, Sigismondo Fragassi, il comandante della stazione di Ibla dei Cc, Ezio Mancini, il senatore Giovanni Mauro e il deputato regionale Nello Dipasquale hanno apposto la loro firma sul registro delle autorità. I registri delle firme delle autorità, vere opere d’arte, furono istituiti con la nascita della Diocesi di Ragusa e sono stati eseguiti dai rinomati Antonino Cannì, Rocco Cafiso e Maria Imposa. L’ultimo tra questi reca, tra l’altro, la firma del presidente emerito della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi. Durante i Vespri, il vescovo, dopo l’introduzione di padre Pietro Floridia, rettore della chiesa, ha sottolineato la specificità di questo rito antichissimo dell’affidamento, “atto – ha detto mons. Urso – che fornisce, attraverso il sindaco, voce ai cittadini, a tutti coloro che nutrono nel loro cuore un grande affetto e una grande devozione nei confronti della Vergine Maria. E’ una tradizione che si radica nel cuore di tutti noi quella secondo cui il primo cittadino affida alla Vergine la città. Diventa una espressione del vincolo profondissimo che lega tutti noi alla Madre. E ogni anno ci si ritrova per invocare la Vergine su di noi, sulla nostra città, sulle nostre preoccupazioni, ascoltando quello che il Signore vuole dirci”. Una preghiera particolare, poi, il vescovo, ha voluto rivolgere al piccolo Loris Andrea Stival morto a Santa Croce una settimana fa. “Quel bambino affidato a noi – ha detto il vescovo – e che noi affidiamo alla Madre, alla Vergine Maria, perché guardi i nostri piccoli”. Oggi, intanto, dopo la santa messa delle 18, ci sarà la processione del simulacro per le vie di Ibla che sarà accompagnata dal corpo bandistico “San Giorgio”. Al termine, la statua di Maria Santissima Immacolata sarà riposta nella chiesa di San Tommaso. Il parroco e il comitato, inoltre, ringraziano quanti hanno contribuito alla riuscita della festa: i circoli di Ibla, la Banca agricola popolare di Ragusa e tutti i fedeli.