La figuraccia della Regione all’Expo, l’on. Ragusa: “Aziende iblee settore agroalimentare vogliono partecipare al grande evento di Milano”
L’on. Ragusa: “E’ una occasione unica che non possiamo permetterci di snobbare. Quindi, nonostante tutto, Palermo si adoperi per assicurare delle risposte”
RAGUSA – “No, così non va bene. Nessuno può pensare che le aziende del Sud-Est della Sicilia, e quindi anche quelle della provincia di Ragusa, debbano rinunciare alla partecipazione all’Expo. Prendiamo atto dei gravi problemi che si sono registrati all’inaugurazione. Ma le aziende siciliane, le aziende iblee in particolare, vogliono essere presenti a Milano. E’ una occasione irrinunciabile che non possiamo permetterci di snobbare”. L’on. Orazio Ragusa commenta così il pasticcio accaduto nel padiglione che avrebbe dovuto ospitare, sotto l’egida della Regione Sicilia, le varie realtà che si occupano di agroalimentare. “Il fatto ormai è accaduto, se ci saranno da avviare azioni civili per tutelare l’immagine della nostra isola lo si faccia pure – continua il deputato regionale – ma quello che non possiamo consentire è che le aziende, impegnatesi anche economicamente per essere presenti a questo appuntamento, rischino di rimanere fuori da un circuito virtuoso. Ciascuna delle imprese che rappresenta il nostro territorio ha scommesso parecchio sull’Expo, anche per le ricadute che si sarebbero potute avere. E adesso ci viene detto che potrebbe anche configurarsi una nostra esclusione per questioni organizzative e logistiche? No, tutto questo va fermato. Chiederemo al governatore, che sembra addivenuto a più miti consigli in proposito, all’assessore all’Agricoltura, Nino Caleca, ai dirigenti regionali competenti di adoperarsi per fare in modo che comunque la presenza delle realtà agroalimentari siciliane, numerose quelli presenti nell’area iblea, sia comunque garantita. Non sarebbe possibile giustificare un tale modo di agire nei confronti delle nostre aziende. Al cui fianco sono pronto a schierarmi per fare in modo che si ottenga il massimo nonostante le difficoltà riscontrate”.