E l’ARS, per vendicarsi del voto plebiscitario ottenuto da Leoluca Orlando nel 2012, anziché occuparsi dei problemi importanti  della Regione, approva la legge che mortifica i Sindaci dei Comuni.

Le ferita era ancora viva e occorreva risanarla. Leoluca Orlando otteneva al primo turno la percentuale di circa il 48% e al ballottaggio veniva votato da oltre 158 mila palermitani con una percentuale quasi bulgara del  72,43%.

Il dato importante del voto espresso è stato il successo personale di  Leoluca Orlando che otteneva al primo turno 105.286 voti mentre le liste che lo sostenevano IDV e Sinistra ed ecologisti assieme erano stati votati da 41.642 palermitani.  64.000 voti in più che non sono noccioline i voti raccolti dal Primo cittadino di Palermo rispetto alle formazioni  che lo sostenevano. L’effetto del voto disgiunto aveva quindi prodotto frutti amari per il Partito Democratico e tutti gli altri partiti  che vedevano molti elettori delle loro liste scegliere Leoluca Orlando Sindaco.

Il rospo ingoiato dagli oppositori di Orlando diventava sempre più indigeribile per coloro che si sentono i padroni del pastificio ed approssimandosi la scadenza elettorale per Palermo e altri Comuni importanti  e valutando anche il pericolo “grillino”hanno tentato di rimediare approvando una legge che nei fatti umilia tutti i Sindaci siciliani che hanno già fatto sentire la propria voce di protesta.

Ma quale risultato produrrà questa nuova legge anti Orlando e anti cinque stelle?

Gli elettori non possono essere considerati sempre fessacchiotti o pecore da  condurre di qua o di là e lo stanno sempre più dimostrando. I parlamentari che incautamente hanno approvato questa legge debbono capire che non hanno a che fare con tanti analfabeti e che al momento opportuno si accorgeranno che l’ennesima tentata beffa avrà l’effetto boomerang non solo a Palermo ma in tante altre realtà.

La legge truffa e anti Sindaci approvata,  stranamente a Palermo non penalizzerebbe  soltanto Leoluca Orlando ma anche il suo avversario dell’epoca Fabrizio Ferrandelli che si sta candidando su posizioni autonome dai partiti. A questo punto c’è da prendere atto che se i partiti si presentassero con proprie liste rischierebbero di ottenere voti da prefisso telefonico.

Un’altra cosa che viene fuori dall’approvazione repentina di questa legge è che ancora una volta questi scienziati dell’ARS hanno riservato una corsia privilegiata alla riforma a discapito di disposizioni che riguardano il futuro di lavoratori precari e delle loro famiglie che aspettano da parecchio tempo risposte concrete da parte dei parlamentari.

Carmelo Raffa

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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