VITTORIA – Seconda edizione per il Vittoria Peace Film Fest il cui impegno e i cui obiettivi sono soprattutto sociali nella consapevolezza che il cinema è strumento di cambiamento. La maratona cinematografica, organizzata con i contributi artistici e logistici da Giuseppe e Luca Gambina con la collaborazione di Tullia e Antonella Giardina e di Andrea Di Falco con i suoi 7 film, 7 documentari e 7 cortometraggi, in visione alla Multisala Golden di Vittoria dal 17 al 19 dicembre 2014, ancora una volta, cercherà di mettere “mattoni” alla costruzione etica, politica e sociale della pace.
Una pace in divenire uscita fuori dai confini ideologici dell’essere solo un utopico miraggio e che, invece, viene collocata nel tempo e nella storia diventandone, in prospettiva,la sostanza di fatti e accadimenti. Per esserlo concretamente,basterebbe solo “rovesciare” le coordinate dentro le quali si è mossa la storia. Basterebbe solo correggere gli errori del passato
Il festival e la Storia del 900
Le Grandi Guerre. La Shoah. La guerra fredda. La striscia di Gaza. La fine del comunismo in Europa.
“Il percorso cinematografico dedicato al Novecento – spiegano Giuseppe e Luca Gambina- è stato costruito in chiave cronologica partendo dalla visione di due lungometraggi “Torneranno i Prati”del maestro Ermanno Olmi e“Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi, poi verranno sfogliate pagine sulla seconda guerra mondiale con i documentari dedicati al Non si parte e alla vita della filosofa ebrea Hannah Arendt. Il racconto per immagini continuerà con video sui desaparecidos e sulla guerra fredda. Chiuderanno il ciclo storico del Novecento il film su Walesa e con video sulla caduta del muro di Berlino
Il festival e la “Lente” della Contemporaneità
I temi della violazione dei diritti umani e dello sfruttamento delle risorse ambientali.
“Abbiamo voluto dedicare una sezione rilevante del festival alle problematiche migratorie, dagli sbarchi alla situazione nei centri per rifugiati politici, dai pregiudizi mentali ai percorsi di interculturalità. Altri temi di questa sezione saranno trattato dedicati all’ambiente e allo sviluppo ecosostenibile. Niente pace sarà possibile fino a quanto vi sarà lo sfruttamento delle risorse naturali ed infatti si prevedono nel futuro anche guerre per il controllo dell’acqua. In quest’ottica va letto il documentario di un regista vittoriese sul NOMUOS.
LA VOCE DEL FESTIVAL:UNA STAFFETTA DI SPERANZA CON LE SCUOLE.
“Questo nostro piccolo festival di periferia cerca di porsi come occasione per incidere nel territorio piantando semi di pace attraverso filmati e documentari che raccontano storie di Paesi lontani. Grazie alla collaborazione sinergica dei dirigenti scolastici e di docenti particolarmente motivati,alcune proiezioni sono state programmate pensando direttamente ai bisogni formativi degli studenti delle scuole superiori di Vittoria. Obiettivo fondamentale è quello di parlare soprattutto alle giovani generazioni, quali futuri cittadini responsabili, onesti, assertivi, rispettosi degli altri e dell’ambiente, capaci di pensare “globale” e di agire “locale”.
UN GIULLARE IRRIVERENTE ALLA “CORTE” DEL VITTORIA PEACE FILM FEST
Fuori concorso “La Trattativa” di Sabina Guzzanti
Film coraggioso e di denuncia sulla trattativa stato- mafia che, proiettato nell’ultima serata del festival in programma venerdì 19 alle ore 18, chiuderà la maratona cinematografica. Prevista la presenza della regista, Sabina Guzzanti.
L’ANNUNCIO DEL FESTIVAL
La seconda edizione del Vittoria Peace Film Fest sarà presentata alle ore 11 in conferenza stampa nella Sala degli Specchi di Palazzo Iacono. Interverranno il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e il direttore artistico del Vittoria Peace Film Fest, Giuseppe Gambina