La Questura di Messina inaugura la nuova sala audizioni protette
Presentazione e taglio del nastro giovedì 5 aprile alle ore 15.30 alla Caserma Calipari
MESSINA (ME) – Sono molte le campagne di sensibilizzazione promosse nei mesi scorsi dalla Questura di Messina impegnata in prima linea nella lotta contro il femminicidio.
“ProgettoCamper” e “Questononèamore” sono due delle iniziative promosse a livello nazionale dalla Polizia di Stato e declinate non solo a livello locale ma anche provinciale.
L’obiettivo che ha ispirato l’impegno profuso con convinzione e dedizione dagli operatori di polizia è quello di diffondere le giuste informazioni per infondere fiducia e sicurezza in chi subisce violenza.
Prevenire fenomeni di questo tipo richiede inevitabilmente la collaborazione della vittima trattandosi di fattispecie perpetrate prevalentemente all’interno delle mura domestiche.
Chi incappa in esperienze così drammatiche è fragile e vulnerabile anche perché spesso il carnefice è marito e padre.
Per questo fondamentale ai fini dell’ascolto è ricreare un ambiente confortevole, un luogo in cui la donna possa sentirsi tutelata, compresa, coccolata.
E’ con questi propositi che nasce la ristrutturazione della sala audizioni protette realizzata grazie alla preziosa collaborazione delle 14 sezioni della Fidapa Bpw Italy della città metropolitana di Messina: un segnale forte che dimostra l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadinanza.
Ubicata presso la Caserma Calipari sarà inaugurata dopo una presentazione ufficiale che si terrà in quella sede giovedì pomeriggio alle ore 15,30 alla presenza del Questore Mario Finocchiaro.
Una stanza creata per garantire la privacy, in cui si evita di usare il telefono, in cui si cerca di riprodurre un ambiente sereno ed ovattato per mettere il più possibile la vittima a suo agio, dove l’obiettivo non è solo quello di raccogliere testimonianze ma anche di trasmettere serenità.
Un ambiente protetto, accogliente e tranquillo, infatti, evita il rischio della vittimizzazione secondaria quale esposizione a nuove sofferenze.
La presenza di uno psicologo accanto a quella di un ufficiale di polizia giudiziaria, inoltre, è la caratteristica di questa particolare forma di audizione.
Un impegno congiunto tra divise e donne attive e propositive, da sempre sensibili al tema, unite per trasformare le parole in strumenti che, accarezzando le ferite, risveglino la gioia rubata.
La Polizia di Stato arresta cinquantaquattrenne reggino: operatori della Digos e delle Volanti della Questura di Messina lo bloccano mentre cerca di violentare una donna.
Era uscita di casa per assistere come ogni anno alla processione religiosa celebrata per il giorno di Pasqua a Piazza Duomo. Mai avrebbe potuto immaginare di essere aggredita in pieno giorno da un uomo visto qualche volta nel bar del cugino. L’aveva avvicinata con il pretesto di augurarle buone feste per poi tentare con insistenza e nonostante la sua resistenza di baciarla. Con forza l’appoggiava al muro e tappandole la bocca la palpeggiava. La donna riusciva a gridare aiuto ed a catturare l’attenzione di due operatori della Digos della Questura di Messina che bloccavano l’uomo e con l’ausilio della volante giunta sul posto lo traevano in arresto per poi condurlo presso gli Uffici di polizia.
Misiano Antonio reggino di 54 anni: questo è l’autore dei fatti di cui sopra che dietro disposizione dell’A.G. competente veniva sottoposto agli arresti domiciliari.