LA SICILIA ALZA LA VOCE
Un presidio nell’area del foro boario lungo la provinciale Ragusa Chiaramonte. Appuntamento a lunedì 29 gennaio (inizio ore 7) con la manifestazione provinciale “la Sicilia alza la voce”. Dall’Emilia-Romagna, alla Sicilia, passando per l’Abruzzo, l’Umbria e le Marche gli agricoltori continuano a scendere in strada con i loro trattori seguendo il solco tracciato dalla mobilitazione nazionale e, ancor prima, dai “colleghi” tedeschi e francesi. Gli agricoltori contestano le politiche agricole dell’Unione europea: sussidi, prezzi all’ingrosso da rivedere, no alla carne sintetica, no alle cavallette come cibo, il contrasto tra i bassi prezzi pagati ai produttori e i ricarichi applicati ai consumatori, la difesa della qualità e della naturalità dei prodotti della terra.
‘Sarà una mobilitazione pacifica di imprenditori agricoli -spiega Marcello Guastella, uno degli organizzatori- che chiedono misure straordinarie a sostegno del settore. Il comparto agricolo, motore trainante dell’economia iblea, e’ in agonia con centinaia di aziende sul lastrico. vogliamo alzare la voce e fare sentire, all’esterno, le nostre e le loro ragioni”. La Sicilia rischia il blocco dei trasporti?
‘Non ci sarà alcun blocco -assicura Guastella – solo dei presidi in alcuni punti nevralgici dell’isola. Contestiamo le politiche agricole dell’Europa, le scelte del governo e le grandi Confederazioni agricole a difesa dell’agricoltura e dei territori, ma anche del lavoro e delle piccole imprese. Oggi le nostre realtà, piccole e medie aziende, sono saccheggiate da un sistema economico devastante. Invitiamo i produttori, gli autotrasportatori, gli allevatori, i commercianti a sostenere questa grande battaglia”.